Non sono molti i gruppi che negli anni sono venuti fuori dalla piccola e perfettina Svizzera. Se escludiamo i grandiosi Celtic Frost, i Coroner e un altro paio di nomi, sono poche le band che sono riuscite ad imporsi a livello mondiale. Per lo più s’è trattato di buone realtà, ma relegate all’undeground. A provare a fare il colpaccio tocca stavolta ai thrasher
Expenzer. Formatisi solo l’anno scorso nella piccola cittadina di Siebnen, i nostri bruciano letteralmente le tappe arrivando ad incidere direttamente il proprio full length, licenziato dalla
Czar of Crickets Productions, senza la solita e normale trafila dei demo, e già questo dovrebbe far pensare.
Effettivamente le capacità del quintetto sono notevoli, e durante l’ascolto di "
Kill the conductor" non si ha affatto l’impressione di avere a che fare con una band al suo esordio, tanto è maturo e coinvolgente il songwriting. Certo alcune influenza si sentono, una su tutte i Testament, ma tutto sommato lo stile dei nostri è già abbastanza personale. Ottime le armonizzazioni di chitarra, così come incredibile è il lavoro svolto in fase di riffing. I brani sono potenti ma al tempo stesso vari, con una buona alternanza di parti veloci e parti più lente, grazie ad un grande lavoro della sezione ritmica, e la voce di
Tom graffia il giusto.
Sono rimasto veramente stupito dalle capacità dei nostri, che dal nulla, se sapranno muoversi bene, rischiano di minare senza problemi la leadership di band moderne del thrash revival come Gama Bomb, Warbringer e compagnia picchiante. Ascoltate brani come “
Pelvic fin”, “
Play for the deaf”, la titletrack o “
Light speed heart beat” e ditemi voi se non ho ragione.
Il 2015 sta quasi per terminare, ma l’esordio degli
Expenzer arriva in zona Cesarini e si candida prepotentemente come candidato della mia personale top 10 nella poll di fine anno. Peccato solo per l’orrenda copertina. Se la gioca alla grande con quella dei Sadist per il titolo di cover più brutta dell’anno…
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