Pompato alla grande dalla North Post Records, ecco uscire il debutto dei Rentokiller, band svedese che si dichiara hardcore, ma che in realtà sfocia in quel filone attuale che è il metalcore, sfiorando quasi il grind in un paio di passaggi. Vicini a molte band metalcore svedesi, che come i Rentokiller riprendono quel sound hc targato Gorilla Biscuits o Youth of Today, rielaborandolo in chiave moderna, con chitarroni degni dei Meshuggah e qualche puntata nel metal più estremo. Da episodi prettamente metalcore quali la opener "Pieces of Worship" ad un grind degno dei Napalm Death come in "This Ghost Town Includes a Fools Paradise", questo "Cadaveri Eccelente" si dimostra un album vario, con le sue dodici canzoni che arrivano ai 27 minuti scarsi. Quello che manca ai Rentokiller è comunque la capacità di dire qualcosa di veramente valido e personale che vada oltre ai soliti stilemi del genere, soprattutto a livello vocale, con un Marko Partanen sì violento, ma assolutamente anonimo e uguale a mille altri suoi più illustri colleghi. Buono l'alternarsi di sfuriate folli ad aperture melodiche, ma anche qui non è niente di più della solita formula riciclata. Indubbiamente i Rentokiller sanno suonare, al contrario di molte pseudo-band affini che spuntano ormai come funghi (velenosi) di questi tempi, e prova ne è l'eccentrica "Post-Natal", seguita da "Quencher", brano in cui la fa ancora da padrona il drumming schizzofrenico di Toni Siira. In fondo si tratta di un buon disco, caratterizzato da una confezione veramente ottima; un disco che si mantiene sullo stesso livello dall'inizio alla fine, senza lasciare tregua all'ascoltatore. L'unico problema è che davvero non c'è niente di nuovo sotto al sole, ma se siete amanti di queste sonorità dategli un ascolto, potrebbe rivelarsi una buona sorpresa.
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