Chi conosce questa band sa già cosa aspettarsi da questo disco, chi ama questa band sarà ricompensato a dovere per il sentimento mostrato, chi odia questa band continuerà ad odiarla ancora di più e può fare a meno di leggere il resto della recensione. I restanti che non si riconoscono nelle categorie precedenti continuino a leggere e decidano poi se provare ad ascoltare questo disco.
Fatta questa premessa, introduco ai superstiti i canadesi
Revenge, un duo di scatenati artisti (pazzi) che hanno deciso di suddividersi gli strumenti, di suonarli (violentarli) alla massima velocità possibile per produrre una musica (rumore) con l’intento di demolirci l’apparato uditivo.
A questo punto penso abbiate capito che come ascoltatori, un gruppo di voi leggerà l’ultima frase senza tener conto delle parole tra parentesi, mentre l’altro sostituirà la parola tra parentesi a quella che la precede. In ogni caso, il fine dei
Revenge resta lo stesso!
I
Revenge definiscono la loro musica black/death metal, la loro casa discografica war metal. Sono più d’accordo con la loro label e definirei tranquillamente i
Revenge come un gruppo grindcore. Gli elementi black e death sono comunque presenti nella loro musica, però prevalgono gli aspetti di velocità estrema e attitudine grind dei loro pezzi. A differenza però della media delle band che suonano grind, la lunghezza dei brani dei
Revenge è di molto superiore. Fatta eccezione per un paio di brani che hanno una lunghezza di un minuto e mezzo circa, gli altri pezzi si attestano sui 4 minuti con un paio che superano i 6 minuti, per un totale di circa 41 minuti per l’intero disco che non è propriamente la lunghezza tipica dei dischi grind.
Senza analizzare il disco pezzo per pezzo vi fornisco le mie impressioni cercando di essere serio e obiettivo.
James Read e
Vermin suonano molto bene i loro strumenti e sono velocissimi nell’esecuzione dei pezzi che non sono banali, ma ricchi di cambi di tempo ed è proprio la batteria lo strumento che sale in cattedra nella musica dei
Revenge. Il drumming stupisce non solo per la velocità di esecuzione ma soprattutto per le continue variazioni di velocità, stop & go e cambi di ritmo. Tutto ciò rende il disco non ripetitivo e stancante, come accade per la maggior parte dei dischi grind all’ascoltatore di metal estremo che generalmente non predilige, ma ascolta di tanto in tanto anche il grind.
Il suono del disco, pur trattandosi di musica estrema, è molto buono e curato, si distinguono gli strumenti nonostante l’estrema velocità dei pezzi. Le vocals sono in scream e anche nel tipico growl iperbasso dei cantanti grind che molte volte è simile al suono che si libera dello spurgo di un lavandino otturato.
Gli aficionados della musica grind, a questo punto, dopo quello che ho scritto stanno già sbavando in attesa dell’ascolto. Avete ragione e anzi vi rincaro la dose: godrete come dei matti. I
Revenge non scherzano affatto, sono una vera macchina da guerra e i loro pezzi sono devastanti. Per voi l’acquisto del disco non è consigliato ma è obbligato!
Per i non sfegatati, i Revenge pur suonando grind a livelli eccellenti non aggiungono nulla a quanto già ascoltato in precedenza, però emergono dalla massa e se ogni tanto avete quell’istinto distruttivo che dovete esacerbare, non soffocatelo, mettete sul piatto
“Behold.Total.Rejection” e distruggete tutto. E vi garantisco che funziona anche se avete impostato sul lettore la funzione random. Tornando ai grinders, non c’è da preoccuparsi anzi, e senza l’intento di voler essere offensivi, per voi evoluzione è paradossalmente sinonimo di involuzione, quindi bene così.
Se dopo tutto quello che ho scritto siete ancora indecisi su questa band e non sapete se comprare o meno il loro disco, vi posso solo indicare un via per dirimere la questione, ossia indagare e capire che mestiere esercitano questi due nella loro vita privata. Se lavorano nel campo della creazione, realizzazione o vendita di protesi acustiche allora sono degli artisti geniali e hanno trovato come unire l’utile al dilettevole, se invece il loro lavoro consiste nell’intrattenere il pubblico come comici allora sono sempre dei geni ma si stanno prendendo gioco di voi, se infine sono oberati e stanchi per il lavoro, vi vogliono dare in pasto il loro antistress preferito.
A parte gli scherzi, i Revenge sono attualmente una delle band più estreme in circolazione e potete trovare l’intero album, messo a disposizione dalla
Season of Mist, per l’ascolto in streaming su Soundcloud, cercandolo direttamente o seguendo il link sulla pagina Facebook della band.