Nell'attesa del successore dell'ottimo esordio "In Strange Aeons", i
Crimson Dawn danno alle stampe un EP, giusto per far si che l'eco del loro Doom Metal non perda d’intensità e per tenere all'erta gli appassionati del genere.
Registrato nuovamente nell'Elnor Studio sotto la supervisione di Mattia Stancioiu, "
At the Cemetery Gates" si compone di quattro brani inediti, dei quali la conclusiva "
Checkmate in Red" è stata registrata dal vivo al Malta Doom Festival nel 2014, e lo fa senza prendere le distanze da quel Doom Metal fortemente epico e settantiano che i
Crimson Dawn hanno già saputo proporre con qualità e discreta personalità.
Nessuna sorpresa quindi nello scoprire come "
Agarthi" lasci trapelare forti influenze sabbathiane, se non per l'assolo di chitarra e un refrain non proprio usuali per il genere, giusto a dare quel tocco particolare che non fa mai male. E tanto la cupa e sofferente "
The Suffering (Chronicles of an Undead Hunter, Pt. I)" quanto la più ariosa "
At the Cemetery Gates" supportano ancor di più la formazione lombarda nel dare una propria impronta al genere, con rimandi seventies, passaggi e squarci melodici che guardano prima a un immaginario connubio tra Candlemass e My Dying Bride, poi alla lezione dei Thin Lizzy e dei Deep Purple. "
Checkmate in Red" è la canzone più diretta dell'EP, che oltre a quello di chiudere le danze, ha il compito di farci intuire le potenzialità che hanno i
Crimson Dawn dal vivo ma anche quello di testimoniare, con orgoglio, la loro partecipazione al Malta Doom Festival del 2014.
Non dimentichiamoci di loro...
I was born to
reviewHear me while I
write... none shall hear a lie
Report and
interview are taken by the will
By divine right hail and
write
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