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Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2015
Durata:76 min.
Etichetta:War Command Distro

Tracklist

  1. ORVE - FUNERAL WINTER
  2. ORVE - DIABOLICAL BLACK METAL
  3. ORVE - GRAVE BORN
  4. ORVE - EAT THE FLESH OF THE FATHER
  5. ORVE - THE MIRROR OF TURPITUDE
  6. ORVE - MASTERY OF SINISTER FORCE
  7. ORVE - VENI LUCIFER!
  8. A MONUMENTAL BLACK STATUE - PORTE ROTTE & CALCI IN CULO
  9. A MONUMENTAL BLACK STATUE - IL NOSTRO STATO (2015 VERSION)
  10. A MONUMENTAL BLACK STATUE - BRUCIA L'UMBRIA E PROSCIUGANE I LAGHI
  11. A MONUMENTAL BLACK STATUE - VEXILLA REGIS (NOXIA COVER)
  12. A MONUMENTAL BLACK STATUE - LO SFASCIAFAMIGLIE
  13. A MONUMENTAL BLACK STATUE - CONTINUO, INFINITO, PRESENTE (CRIPTUM COVER)
  14. EXALTATIO DIABOLI - ACTUS CONTRITIONIS. PARS II

Line up

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"A sinister allegiance" è uno split di quattordici brani, offertoci dalla nostrana War Command Distro, che ci presenta tre realtà underground della scena estrema italica.
Aprono le danze (macabre) gli Orve i cui sette brani qui inclusi rifanno il verso, in tutto e per tutto, a "Under a Funeral Moon" capolavoro immortale dei Darkthrone che furono... ne più ne meno.
Tutto rimanda a quel disco: suoni, attitudine, riffing. Se questo sia un bene o un male, lo lascio decidere a voi: certo è che se amate l'old school black metal, gli Orve sanno il fatto loro ed un paio di intuizioni di ottimo livello le ascolterete.
Di tutt'altra pasta sono, invece, gli A Monumental Black Statue i quali ci offrono un black molto personale e, soprattutto, molto italiano. I riferimenti più immediati sono gli Spite Extreme Wings o i Frangar, ma il duo umbro, che canta rigorosamente nella nostra lingua, ha, come ricordavo prima, una smaccata personalità che li porta a scrivere pezzi epici, sdegnosi, ricchi di dissonanze, malati e di certo particolari poichè in grado di trarre ispirazione anche da ambiti distanti dal metallo nero (nella musica dei nostri è palese una vena avant-guardistica e dissacrante).
Insomma, la proposta degli A Monumental Black Statue è di forte impatto ed assolutamente oscura nella sua altezzosità, motivi che la rendono senza dubbio intrigante, per lo meno alle orecchie di quelli come me.
A chiudere questo interessante dischetto ci pensano gli Exaltatio Diaboli con un singolo brano, “Actus Contritionis. Pars II”, dalla importante durata di oltre dieci minuti, che costituisce il secondo capitolo dell’omonimo pezzo contenuto nell'album “The Adversarial Ascending Force” e che ci sbatte in faccia un black metal violento, raw, tagliente e gelido anche se non proprio in linea con la tradizione norvegese per via, anche in questo caso, di una vena "italiana".
Sicuramente il gruppo ha del talento e la sua musica sembra avere le carte in regola per imporsi nella scena più oscura e più di nicchia del metallo estremo.
Tirando le somme, vi consiglio di cercare questo split per allontanarvi dai terreni battuti, e sicuri, dei soliti nomi e scoprire, quindi, realtà interessanti che anche nel nostro paese esistono e godono di ottima salute.

Recensione a cura di Beppe 'dopecity' Caldarone

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