"On the Turning Away"
questo spazio sacro, organizzato da metal.it, meriterebbe una Vostra stesura
(duepunti: la rece funzionerebbe come corredo dei vostri interventi.
)
"
Just a world that we all must share / It's not enough just to stand and stare
Is it only a dream that there'll be / No more turning away?
* * *"
Invece, l’operetta si chiude benissimo * * * con una cover degli Ween (che pare incarni la poesia dell'ultimo Baker nel bonus di Room V -Floydian Memories-)
V a i !
Ri) releghiamoci alla discografia del talentuoso Devin.
Per chi scrive la palafitta del "pupäzzöne" Vancouveriano si regge su
Ocean Machine (non su Terria ahahah),
su Sex and Religion,
su City e sulle sue stravaganti compulsioni creative.
Ma liberissimi di immaginare palafitte molto più "prog" di così. Trascendence, potrebbe calarsi da torrioni di vetro, rimbalzare tra le curve del National Gallery of Art di Nuuk, stare spalmata nelle miriadi di piazze ricavate tra nuove superbe, assurde, edonistiche costruzioni urbane.
Tralasciamo i luoghi della post-convenzionalità per trovarci, Anneke permettendo, nelle striature delle nove + una
composizioni.
TRUTHSi parte teatrali, senza gli Everon di Fantasma nè con i Rage di Ghosts, che troveremo avanti.
Belle voci in corridoi asettici. Siamo alle solite. Abba(stanza) confusionaria e solenne
sette
Stormbending E chi di voi danzava le viscere con "12 Single" del 1982 dei Marillion?
Si fugge in un'epica spavalda e sinteitca (Progenies of the Great Apocalypse)
sei
FailureBelli i solos. Aderente ai tratti del sublime rivisitato. Lodevole la parte bassa del drumming. Simpatetiche le voci: drammatiche e ribassanti quando i campanellini rintoccano "certi" fraseggi
sei
Secret SciencesChitarrina acustica, effettoni Terriani, Riffone da tabaccheria e sussurri su una soave lontana programmazione digitale. Stasi invitante (per seguaci del proghettino). Bella Anneke. Vale, però, solo la seconda parte, che risalta per semplicità e pregnanza. Enorme la chiusura.
sei, sei qualcosa in più (ai primi minuti darei 4)
HigherLamento buddico pre nirvanico o che?
SEI?
Amleto qui mescola lineamenti distanti: dal core morbido effettoso, al coro maestoso, il riffing intrecciato al sinteting, le ariette da finestre che sbattono, le editate industriose e il mini-campionario, anche bruttino, in termini di scelte artificiose.
Bello invece sentire la batteria tornare indietro, come i cerchi in lega delle auto, nella stesura finale.
Colmo di enfasi While Heaven Wept il passaggio disteso intorno al settimo minuto: culmine di molta parte di Trascendence.
Resto anassertivo. Brindo alla ritrovata liricità vocale.
Da live anche senza prove pretour.
STARSCielo terso e poco altro. In quel poco: dieci ascolti fa... ansante... tendevo a un matrimonio psichico picchiato: Oliva
- Townsend
al netto di Stevens.
Non so se il dado si tragga. Che dite?
...sbrighiamoci si sale sul trenino magico della titletrack
Votato a questi cori.
TranScenDenCe Strabuzzante e cinematografica come un flash back pastrocchiatissimo. Immensa nella sua versatilità pensante. [Già, ancora si pensa!]
“8”
Offer Your LightTrascendevole? Ignobile?
si salva perchè ti manda, se lo vuoi, dal Deris del 2000
Che il desiderio di D.T. di fare uno tra Metal e Umorismo non si sostanzi
in talune estravaganze?
sei meno (quasi eri: altro che trascedenza)
From The HeartChe voglia di Materials e di quelle apparenti disfunzionalità mentali
Riso in bianco. Occasione mancata: non basta sentir la scintilla dentro per srotolare
la magnificenza
7
* * *otto
recensione sei
recensore sufficiente (che si legge otto per alzare le medie)
SUMME: 6,5 - 7