Voto assai generoso, a mio avviso. L'album vira drasticamente su versanti goth, con un suono assai più etereo e meditabondo rispetto ai due dischi precedenti. Parecchio ammorbiditi, con tracce piuttosto lente e, a un primo ascolto, abbastanza indistinguibili. La band alla quale mi sento di accumunarli maggiormente ora sono i Katatonia, pur non avendone nè la vastità di orizzonti nè la carica emozionale. A mio parere lavoro abbastanza anonimo. Spero cresca con il passare degli ascolti.
sto con te quando stai con i Katatonia... non credo sia una questione di passaggi e passaggi di ascolti...piuttosto mi sembra che sia una cosa più sottile, che se arriva - arriva istantaneamente. concordo sul tema voto...otto sta come cappello al discorso delle sottigliezze altrimenti ci sta un sette che stronca sul nascere ogni altro dubbio... rimango attorno alla posizione espressa nella rece: si sono superati / è il loro miglior lavoro
l'anello di congiunzione tra gli opeth (di una volta) e i tool (di cui non credo che sentiremo mai il "nuovo disco").. detto questo però l'ho trovato un po' troppo "morbido" e mainstream.. non gli darei più di 7
l'ho ascoltato solamente 6 volte negli ultimi 3 giorni...credo che 8,5 ci stia tutto e senza problemi! questo album è inferiore al capolavoro "Tellurian" ma è comunque un passo avanti nell'evoluzione e crescita della band. Tool? ancora qualcosina (chitarra ritmica). Opeth? qualcosa di meglio. Katatonia? alcune strutture li ricordano (ma Jonas Renkse e soci sono inarrivabili per chiunque a livello emozionale). Mainstream? oddio, se aver scritto canzoni anche cantabili lo è, allora sì, ma dubito che li porteranno al grande pubblico.