"Forget The Past, Let's Worry About The Future" è un titolo fortemente in contraddizione con la musica proposta dai
Pil & Bue, saldamente ancorata agli stilemi grunge/alternative di metà Anni Novanta. Il duo norvegese non scrive musica malvagia, ma non mi sembra che riesca a trovare margini di miglioramento in un sound che, probabilmente, ha detto tutto quello che aveva da dire parecchi anni fa.
"No Is The Answer" ha dalla sua suoni e melodie potenti e convincenti che rimandano a Muse, The Mars Volta, The Butterfly Effect, così come la successiva
"Shakkakakka", più vicina a certe cose dei Placebo e dalla coda (quasi) metal. Con
"Fire" qualcosa comincia a non girare a dovere: il brano è lungo, complessivamente roccioso, fortemente debitore del grunge, ma le linee vocali non sono sempre ficcanti.
"Nevermind" (non lasciatevi ingannare dal titolo) non aggiunge nulla a quanto finora ascoltato, così come la successiva
"Fear Flee Freeze Fight", che parte dalla ritmica della zeppeliniana
"Immigrant Song" per dare vita a un brano dinamicamente vario e dal tiro indiscutibile. La chiusura è affidata a
"Afterlife", altra traccia lunga dal carattere quasi progressivo, ma meno fluida e coerente, incerta sulla strada da percorrere (il finale in fade parla da sé).
Mediamente tutta la critica internazionale ha speso buone parole per questo album di
Aleksander Kostopoulos e
Peter Carlsen. Io, per ora, non sono molto impressionato, ma sono pronto a ricredermi. Vedremo cosa ci riserverà in futuro questa giovane formazione...
Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?
Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?