Copertina 6,5

Info

Anno di uscita:2017
Durata:47 min.
Etichetta:Spinefarm Records

Tracklist

  1. SUNBOUND
  2. HELP IS ON THE WAY
  3. INDELIBLE HEROES
  4. TASTE OF A CHAMPION
  5. LAST FOREVER
  6. GIVE ME TONIGHT
  7. SHOCK
  8. STRANGLED
  9. HEART OF THE MATTER
  10. RESTLESS HEART
  11. BIG CITY DREAM
  12. PHANTASMAGORIA

Line up

  • Pekka Ansio Heino: vocals
  • Emppu Vuorinen: guitars
  • Tomi Nikulainen: keyboards
  • Jason Flinck: bass, backing vocals
  • Hannes Pirilä: drums

Voto medio utenti

Abbandonata ogni speranza di avere tra le mani un nuovo album dei Leverage (l'ultimo risale al 2009), già da qualche anno per ascoltare la voce di Pekka Ansio Heino ci dobbiamo "accontentare" dei Brother Firetribe, combo (fondato da Emppu Vuorinen dei Nightwish) che dalle origini prova a dare una dimensione finnica/nordica all'AOR americano degli Anni Ottanta.

Sono passati tre anni dal discreto "Diamond In The Firepit": l'attesa è stata ripagata?

I Brother Firetribe sanno suonare e sanno scrivere canzoni, su questo non ci piove, ma il nuovo "Sunbound" non fa gridare al miracolo. Dopo l'introduttiva titletrack (un breve preludio ruffiano fino al midollo), quello che dovrebbe essere "il pezzone d'apertura" ("Help Is On The Way") delude subito le aspettative per il poco mordente e il break strumentale per nulla memorabile. Va meglio con la successiva e coinvolgente "Indelible Heroes", dove spiccano le tastiere di Nikulainen. "Eye Of The Tiger" diventa "Taste Of A Champion" (impossibile non riconoscere il piglio dei Survivor), mentre "Last Forever" è il primo di una serie di tributi ai Journey (gli altri si intitolano "Strangled" e "Big City Dream"). "Give Me Tonight" è zuccherosa ma riuscita, più animata e vicina agli indimenticati Leverage (peccato per il finale un po' secco) e fa il paio con "Shock", ponte ideale tra l'epicità romantica dei Toto e la vena melodica dei Tears For Fears (ricordate "Shout"?). "Heart Of The Matter" è un episodio alle mie orecchie più vicino al synth-pop che all'AOR, come la successiva "Restless Heart", cover di John Parr un po' troppo "Neverending Story". La conclusiva "Phantasmagoria" si caratterizza per la componente sinfonica/cinematografica alla Nightwish, sorpresa a me non molto gradita e probabilmente fuori luogo e contesto.

Un disco, di fatto, di soli mid-tempo, tutti carini ma non eccezionali. Attendiamo il parere tecnico di Marco Aimasso, ma per me i Brother Firetribe potevano/dovevano fare di meglio, quantomeno per festeggiare in modo più adeguato il loro quindicesimo compleanno...
Recensione a cura di Gabriele Marangoni

Ultime opinioni dei lettori

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 05 apr 2017 alle 17:11

O, forse, Gab ha un po’ esagerato nella “severità”, magari anche perché il genere non è proprio tra i suoi preferiti :))))

Inserito il 05 apr 2017 alle 16:22

della serie: "Aimasso perdona. Gab no." :D

Inserito il 05 apr 2017 alle 13:27

Visto che sono stato “chiamato in causa” da Gabriele, fornisco anche la mia impressione ... considero i BF un gruppo scaltro e divertente, non esattamente il più “spontaneo” della scena eppure piuttosto abile in quello che fa. Questo disco è leggermente meno ispirato dei precedenti (compreso “Firepit” che personalmente considero qualcosa più che “discreto” :) ...), un pizzico troppo sfacciatamente “celebrativo” e comunque godibile ... sarei stato forse un po’ più generoso nel voto, mentre sono sostanzialmente d’accordo sulle conclusioni espresse dal mio illustre collega ...

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