Copertina SV

Info

Anno di uscita:2017
Durata:33 min.
Etichetta:Prophecy Productions

Tracklist

  1. LACRIME DI GIOIA
  2. SCRISSI CON STILE AMARO
  3. NOTTE DI NOVELLI SOGNI
  4. MI VUOI
  5. NOTTE ANCORA
  6. PACE NON TROVO
  7. DOLCE SALIRE
  8. QUANDO ‘L SOL

Line up

  • Elena Previdi: keyboards
  • 3Vor: voices, percussion, keyboards, samplers
  • Marco Colombo: percussion
  • Manuel Aroldi: percussion
  • Desirée Corapi: voice
  • Carmen D'Onofrio: voice
  • Chiara Rolando: voice
  • Giancarlo Vighi: voice, keyboards, percussion

Voto medio utenti

La Prophecy Productions non si tira mai indietro davanti a proposte “sui generis” e quindi non poteva non accogliere nel suo roster l’ormai storica Camerata Mediolanense, collettivo di musica “antica e moderna” fondato nel lontano 1994 dall’accademica Elena Previdi.

Precisiamo subito che l’ago della bilancia pende volutamente dal lato della musica “antica” perché - ammonisce la Previdi - “the artistic and aesthetic experiences of the Past are more rewarding than the ones of our current time”. Il risultato è un full-length distante non solo dal rock e dal metal, ma anche dal pop o da qualsiasi altro genere musicale contemporaneo, un intrigante (ma troppo spesso autoreferenziale) viaggio nei dimenticati anni della “musica esatta” e della poesia di Petrarca e di altre poetesse meno note che di sicuro incontrerà il gusto di ben pochi dei nostri lettori.

L’elaborata “Lacrime Di Gioia” mette a sistema monodie gregoriane, ipnotici rintocchi di pianoforte (per la cronaca, strumenti di fine Ottocento/inizio Novecento), linee vocali sospese e minimali, aperture epiche e drammatiche con un’ambizione degna del miglior prog italiano dei primi Anni Settanta che voleva confrontarsi con testi al di fuori della propria portata (penso ai Latte e Miele di “Passio Secundum Mattheum” o a “La Bibbia” del Rovescio Della Medaglia). Questa “ambizione” viene un po’ meno nelle tracce successive: “Scrissi Con Stile Amaro” ha i tratti arcaici della ballata medievale; “Notte Di Novelli Sogni” e “Mi Vuoi” sono più vicine alla liederistica di Schubert e Brahms (nonostante i curiosi inserti rumoristici); “In Notte Ancora” e nel duetto “Pace Non Trovo” prendono il sopravvento le influenze romantiche (il pianismo è quello di Beethoven e di Mendelssohn) - e cominciamo anche un po’ a stufarci dei tempi ternari. Si gioca ancora con gli effetti nella successiva “Dolce Salire”, che spicca per i riusciti contrappunti corali, prima della conclusiva “Quando ‘l Sol”, dove il virtuosismo - se così si può chiamare - lascia spazio allo stile “essenziale” di compositori del calibro di Satie, Glass e Nyman, con una voce mai così teatrale e struggente allo stesso tempo.

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Recensione a cura di Gabriele Marangoni

Ultime opinioni dei lettori

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 30 ott 2017 alle 08:48

perché anche la Prophecy è un'etichetta di vedute ampissime :)

Inserito il 30 ott 2017 alle 08:20

Perchè un disco del genere è stato recensito su metal.it ? (ed io sono di vedute ampissime!)

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