Copertina 6,5

Info

Anno di uscita:2017
Durata:47 min.
Etichetta:Dooweet Records

Tracklist

  1. RED SPRING
  2. THE BADGE
  3. OBEDIENCE
  4. CONSTANT LIAR
  5. HIDDEN HURT
  6. EXILE
  7. A SECOND CHANCE
  8. NO CURE FOR THIS
  9. LACK OF CLARITY
  10. ONLY THE BRAVE

Line up

  • Najib Maftah: vocals
  • Baptiste Brun: guitars, keys
  • Antoine Brun: drums, backing vocals
  • Olivier Dalmas: bass

Voto medio utenti

I francesi Stolen Memories suonano un progressive metal "cafonissimo" di scuola Evergrey e Nevermore, con una spruzzata di elettronica e di tecnicismo - un po' fine a se stesso - che potrebbe rimandare a certi Symphony X. I brani sono tutti tendenzialmente brevi e immediati, e sono caratterizzati da break strumentali inaspettati e talvolta fuori luogo (in "The Badge" è difficile dare un senso all'intermezzo a cavallo tra fusion e musica hillbilly).

Sarà banalizzante, ma c'è davvero poco altro da dire di questo "Paradox". Le composizioni sono sì solide e omogenee (pure troppo), ma manca "l'effetto sorpresa" e questo - per quanto mi riguarda - è uno scoglio difficile da superare.

A farla da padrone sono gli episodi pestati ("Red Spring", la sopraccitata "The Badge", "Exile", "Lack Of Clarity") ed è innegabile un certo gusto del trio per le melodie semplici e ficcanti ("A Second Chance", "No Cure For This"). Gli sporadici riferimenti ai ben più noti Dream Theater e Queensrÿche ("Hidden Hurt", l'epica "Only The Brave") non servono ad alzare l'asticella di un disco di mestiere che difficilmente lascerà il segno nell'universo heavy prog.

Recensione a cura di Gabriele Marangoni

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