Copertina 8

Info

Anno di uscita:2018
Durata:38 min.
Etichetta:Frontiers Music

Tracklist

  1. TIME
  2. FREEDOM FINDER
  3. VIRTUAL REALITY BOY
  4. GUNS HO (I TOLD YOU SO)
  5. EYE FOR AN EYE
  6. TEAR YOUR CITY DOWN
  7. CAVEMAN
  8. WRECKING CREW
  9. MISS SUMMERTIME
  10. BAD BONES
  11. KLONDIKE

Line up

  • Erik Martensson: guitars, bass, programming, keyboards, backing vocals
  • Victor Cito Borge: bass
  • Jon Pettersen: guitars
  • Lasse Finbrathen: keyboards
  • Age Sten Nilsen: vocals
  • Magnus Ulfstedt: drums

Voto medio utenti

Il debutto del 2014 ("Shanghaied") aveva già destato ottime impressioni, ma sono convinto che con quest’albo auto-intitolato gli Ammunition, forti del nuovo contratto con l’autorevole Frontiers Music, spiccheranno il volo verso la stratosfera dell’hard melodico arioso, grintoso e spensierato.
Del resto quando in formazione ci sono Erik Martensson (Eclipse, W.E.T., Nordic Union e sempre più “Re Mida” del settore) e Age Sten Nilsen (il Glam dei Wig Wam), coadiuvati da Victor Cito Borge (TNT, Jack In The Box), Lasse Finbråten (Circus Maximus, ex-Wig Wam) e Magnus Ulfstedt (Eclipse), è abbastanza facile prevedere un risultato sonoro edificato quantomeno su competenza e attitudine.
Se poi, a tale illustre assemblea, aggiungiamo un chitarrista “emergente” di sicuro talento come Jon Pettersen, direi che il quadro espositivo è ancora più completo e incoraggiante.
Leggermente diverso è il discorso “ispirazione” e vitalità, ed è qui che i nostri sorprendono ancora una volta, impregnando i solchi dell’opera di una freschezza che la colloca, pur senza sostanziali “novità”, ben distante dalle operazioni all’insegna dello sterile esercizio di bella calligrafia.
In “Ammunition” troverete inevitabili brandelli di Eclipse e Wig Wam, richiami a Rainbow, Treat, Bon Jovi, Scorpions e Whitesnake, ma il tutto appare sempre vivace e coinvolgente, abbracciando una gamma stilistica che va dal groove sincopato e blueseggiante (“Time”, "Guns ho (I told you so”, la fischiettosa "Wrecking crew”, la rocciosa “Bad bones” e “Klondike”, da consigliare specialmente ai fans dei Wig Wam), al clima malinconico e radiofonico ("Eye for an eye”, dal suggestivo tocco “celtico”), passando dalle melodie ad ampio respiro (“Virtual reality boy”), dagli anthem da contagio immediato ("Freedom finder”, “Tear your city down” e la parecchio Eclipse-iana "Caveman”) e approdando all’inevitabile ballad (“Miss Summertime”).
Un disco bello e divertente, sufficientemente vario e molto trascinante, dal potenziale live elevatissimo … non resta che testarne l’impatto in occasione del prossimo Frontiers Rock Festival … ci vediamo là?
Recensione a cura di Marco Aimasso

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