Copertina 7

Info

Anno di uscita:2016
Durata:47 min.
Etichetta:Scarlet Records

Tracklist

  1. INTRO: THE SILENT PRAYER
  2. A NEW DAWN
  3. MY LONELY ISLAND
  4. THE AGE OF INNOCENCE
  5. IN THE NAME OF GOD
  6. BEFORE YOUR EYES
  7. THE DEAFENING SILENCE
  8. ANGEL
  9. MISSION: ANNIHILATION
  10. THE FOOLING GLASS
  11. TURNING BACK TO YOU

Line up

  • Marco Baruffetti: vocal, guitars
  • Andrea Cantarelli: guitars
  • Gigi Andreone: bass
  • Alessandro Bissa: drums

Voto medio utenti

In tutta onestà quando un paio di anni fa venne ufficializzato l’abbandono del “re Mida” Roberto Tiranti non nascondo che difficilmente avrei scommesso su un secondo capitolo targato A Perfect Day. Con altrettanta onestà sono felice di essere stato smentito dai fatti. Il trio nato nel 2011 per volontà di Andrea Cantarelli (chitarrista e co-fondatore dei Labyrinth) oggi è un quartetto che annovera tra le sue fila Alessandro Bissa alla batteria (già presente nel primo full-length) e i nuovi arrivati Marco Baruffetti (voce e chitarra) e Gigi Andreone (già bassista dei progster Odd Dimension). Musicalmente parlando le undici tracce che compongono “The Deafening Silence” sono la coerente prosecuzione del cammino intrapreso quasi quattro anni fa, alla ricerca di un sound che ha più a che fare con l’hard rock “di classe” e con certe sonorità grunge dei primi Anni Novanta che con il metal “tout-court” delle band di provenienza dei musicisti coinvolti (in questo senso un doveroso plauso va all’equilibrata produzione di Giovanni Nebbia). Lo “step forward”, a mio avviso, questa volta è stato fatto dal punto di vista lirico, con testi (completamente ad opera di Cantarelli) molto curati e profondi che spaziano dal rapporto dell’uomo con la religione (“In The Name Of God”) alla violenza sulle donne (“The Age Of Innocence”). Non temete, se state cercando qualche bordata metallica troverete pure quella (è il caso di “Before Your Eyes” o di “Mission Annihilation”), così come in questi 47 minuti c’è spazio per qualche azzeccata deviazione verso territori elettronici (“My Lonely Island”). Chiude il cerchio “Turning Back To You”, potenzialmente un singolo radiofonico che suona come una promessa e sembra dire all’ascoltatore “a presto” (“speriamo”, aggiungo io). Un’uscita solida e buon ritorno per una realtà tutta italiana: auguriamo di cuore ai quattro artisti la continuità che in questi anni è venuta meno.
Recensione a cura di Gabriele Marangoni

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?
Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.