Questi spaccano.
Sti ceffi strillanti proprio sconosciuti non sono. Anzi.
Nelle lande, Kentiane e tutt'intorno, sono preceduti dalla concreta nomea di aprire cuoi dal vivo.
T. S. è plastica bruciata ma anche compagnia delle indie, è antivittoriano eppure canonico, elegante in alcuni interludi e strapazzato quando occorre scrollarsi di dosso "il molto che ottunde"
Non puzza, invece, di accademici rituali metallici ma estende il solipsismo tipico della post modernità.
- Pare più un album "open data" piuttosto che una formale uscita discografica
- Qualora scopriate una sorta di fan^club a Klang fatevene più ragioni possibili.
- Se Vi pare che l'alcool abbia interferito in modo pesante su certi riffs, muovete la testa come se le cervicali fossero cave e tralasciate ogni altra questione...
@Fences
per iniziare
...vi fa fare i conti con i "drimoni" delle turbolenze e con il Chino che saltava in testa alle bionde. Non solo, ovviamente.
@68
i microbi dei nevermore del capolavoro "P - oF - E" sono ancora in giro...
tarate tutto con i vostri prolungamenti digitali...
@All Work And No Play Makes Jack A Dull Boy
Le "colonie sono una cosa" che fotte anche "il superuomo". Tra i giganti SikTh i francesini viziati (Magoa) e la pupù lasciata tra piedi scalzi nella radura isolata.
>>> Dai. Devo davvero andare avanti?
Lost In Proximity
Featherweight
Tocca a voi. Proprio a Voi!
BACI
PS
top (inarrivabile) tra le sufficienze del mese
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