Dopo Adzalaan, con la sua proposta di Black Metal "americano", dopo Dagger Lust ed il loro Brutal / Power Electronics, il collettivo
Vrasubatlat (etichetta discografica di Portland, Oregon) ci offre
Serum Dreg, un progetto nel quale il mastermind
Rory Flay, proprietario dell'etichetta, qui accompagnato da
Mike dei ben più noti Ash Borer dietro le pelli, si cimenta in un rozzo Black Metal old style.
Lasciate perdere l'evoluzione che il genere ha subito negli ultimi vent'anni.
Lasciate perdere anche la visione a stelle e strisce del metallo nero.
Dentro
"Lustful Vengeance" non troverete nulla di tutto questo.
L'ascolto dell'album, debut per il duo, è, nella sostanza, un ritorno al passato, un ritorno ai primissimi Mayhem, quelli di "Deathcrush" per intendersi, un ritorno alle origini del metal estremo, origini che significano una non netta distinzione tra black e death e tanta, ma tanta, ignoranza e violenza.
L'album, a conti fatti, sta tutto in queste ultime parole.
"Lustful Vengeance" non fa prigionieri, non ha momenti di calma, non si piega a nessuna forma di melodia, probabilmente il suo intento è quello di "schifare" l'ascoltatore e, va detto, l'obiettivo viene raggiunto benissimo: se non amate il vero estremo, infatti, questo disco vi farà schifo, mentre, in caso contrario, troverete pane per i vostri denti poiché i
Serum Dreg, pur nei limiti di una proposta assai di nicchia, sono letteralmente devastanti, e i poco più di venti minuti che dura l'ascolto di questi sei brani vi distruggerà e vi lascerà attoniti di fronte a cotanta rabbia e zolfo.
Il Black Metal, una volta, era questo.
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