Con colpevole ritardo, mi accingo a parlare dell'ultimo arrivato in casa
Chaostar, side-project di difficile collocazione - ma estremamente affascinante - dell'instancabile
Christos Antoniou dei
Septicflesh.
Per chi si aspetta un sound affine a quello della band madre, basta ascoltare l'introduttiva
"Tazama Jua" per ricredersi immediatamente: l'artista greco mette a sistema musica sinfonica, elettronica e world music con una classe degna dei migliori Enigma di
Michael Cretu.
"Blutbad" devia momentaneamente verso lidi più colti, proiettando
Arnold Schönberg e
Alban Berg nel nuovo millennio (merito anche della fenomenale
Androniki Skoula) prima di
"Stones And Dust", dove ambient e arrangiamenti wagneriani trovano un equilibrio tutto nuovo.
La titletrack fonde il trip-hop di Massive Attack e Björk con l'epicità cinematografica, caratteristica predominante anche della successiva
"Memniso", un po'
Hans Zimmer, un po'
Bernard Herrmann. La lunga
"Silent Yard" alterna sonorità esotiche e progressive, a tratti inquietanti, e sfocia nella quasi melodica e meno spigolosa
"Ying & Yang", omaggio (inconsapevole?) all'opera dell'ultimo
Edgar Froese.
"Inclassificabile" nell'accezione più positiva e poetica del termine.
Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?
Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?