Copertina 7,5

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2018
Durata:45 min.
Etichetta:Metalapolis Records
Distribuzione:Soulfood

Tracklist

  1. DUSK
  2. COLD STAR DANCER
  3. MYRMIDON
  4. KISS OF FIRE
  5. GOODBYE
  6. EX MACHINA
  7. MAGELLAN RISE
  8. SEIZE THE DAY
  9. VIPER
  10. KINGS
  11. DEVIL'S NIGHT
  12. JESSIE'S GIRL (BONUS TRACK)

Line up

  • David Balfour: vocals
  • Ryan Balfour: guitar
  • Richie Diver: bass
  • Jonathan Millar: drums
  • Anders Wikström: guitars on “Ex Machina“, “Cold Star Dancer“
  • Steve Moore: guitars on “Myrmidon“, “Viper“, “Devil's Night“

Voto medio utenti

Irlandesi di Belfast, capitanati dai fratelli Balfour, due album e un’Ep all’attivo, i Maverick anche nella loro terza release sulla lunga distanza si confermano encomiabili propugnatori di quella particolare branca musicale in cui melodie accessibili vengono iniettate nelle fibre muscolose dell’heavy metal, per la gioia cardio-uditiva di chi ha apprezzato (e continua a farlo!) “gente” come Hurricane, Steelheart, Dokken, Winger e XYZ.
Tecnicamente parecchio adeguati ed efficaci (segnaliamo in particolare la prova di Ryan Balfour, che, pur con il prezioso supporto di Anders Wikström dei Treat e Steve Moore degli Stormzone, a fronte dell’improvvisa defezione di Terry McHugh, si è dovuto sobbarcare l’intero onere chitarristico dell’opera …), i quattro britannici esibiscono un songwriting di notevole qualità, rispettoso dei “classici” del genere e tuttavia non fastidiosamente nostalgico, irrorato da una bella energia interpretativa.
Dopo la suggestiva introDusk”, sono le scosse cromate e adescanti della title-track dell’albo e le vorticose spirali chitarristiche di “Myrmidon” a esibire mezzi importanti per intrigare tutti i class-metallers all’ascolto, mentre “Kiss of fire” si segnala per l’andamento nervoso e anthemico e “Goodbye” cambia direzione orientandosi verso suoni più levigati, rivelando il lato “adulto” del gruppo.
Ex machina” e “Magellan rise” (con qualcosa dei Queensryche) enfatizzano invece gli aspetti maggiormente epici e “metallici” della personalità dei Maverick, i quali continuano a evidenziare un discreto eclettismo espressivo grazie alle incalzanti atmosfere “stradaiole” di “Seize the day” e della scanzonata "Kings”, non lontana da certe cose dei The Darkness.
A completare un lotto di buone canzoni, mancano, infine, la grintosa “Viper”, “Devil's night” e il suo tocco malinconico e "Jessie's girl”, un remake di Rick Springfield che piace per devozione e sensibilità.
Cold star dancer” è un disco competente e piuttosto interessante, che pongo nella mia personale graduatoria dell’apprezzamento tra i prodotti superiori alla media, di quelli a cui manca solo un pizzico di supplementare grip emozionale per nutrire concrete ambizioni di vertice.
Recensione a cura di Marco Aimasso

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?
Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.