I finlandesi
Fog Light dicono di ispirarsi a
Virgil Donati e ad
Allan Holdsworth per la loro musica tecnica e strumentale, ma da quello che ho sentito in questo
"2nd Impression" mi sembra che a prevalere sia il progressive rock/metal piuttosto che la fusion "estrema".
La breve e introduttiva
"Alkutila" profuma di
Rush - band di riferimento del trio a giudicare dalle tracce successive - e sfocia nella più dinamica
"Kyllä/Ei", a cavallo tra
John Petrucci e
Joe Satriani. "Mystinen Viiksimies" e
"Aika" hanno qualcosa degli album degli
LMR, prima della spigolosa
"Puun Ja Kuoren Välissä", che sposa riff serrati con interessanti aperture melodiche.
"Ei (Ihmis)Kontaktia" gioca la carta del jazz elettrico alla
Hiromi Uheara e prelude alla ruvida
"Kiven Möyhennystä", che mi ha ricordato i
Mekong Delta. Se
"Naamion Takaa" e
"Tarkista Totuus" mettono a sistema i
King Crimson e la band di
Geddy Lee, la conclusiva
"Väärä Ovi" omaggia a suo modo l'opera dei Liquid Tension Experiment.
Un compito ben svolto - fin troppo eterogeneo - con qualche guizzo interessante, niente di più e niente di meno.
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