Aspettavo i
Beyond The Black al varco dopo le buone impressioni suscitate con il precedente
"Lost In Forever". La line-up completamente rinnovata non ha scalfito le doti compositive di
Jennifer Haben e soci che, nonostante le influenze più che palesi, tornano a far parlare di sé con 13 - tralasciando le modeste tracce bonus - potenziali singoli tanto immediati quanto godibili.
Le influenze di cui sopra spesso si rivelano veri e propri plagi (
"Hysteria" ha molto di
"Mysteria" degli
Edguy,
"Song For The Godless" sembra
"Farewell" da
"The Metal Opera",
"My God Is Dead" scimmiotta
"My Immortal" degli
Evanescence), ma è difficile non lasciarsi conquistare dall'approccio ruffiano e zuccheroso della band tedesca - penso alla titletrack o al duetto
"Million Lightyears".
Altrettanto difficile è non pensare ai
Within Temptation in brani come
"Beneath A Blackened Sky" o
"Fairytale Of Doom", mentre le "sorprese" (se così si possono chiamare) sono tutte verso la fine del (lungo) full-length: una si chiama
"Freedom", dall'inaspettato piglio thrash, mentre l'altra è sicuramente
"Breeze", episodio teatrale a cavallo tra musical Disney e melodramma colto.
Forse non è metal, ma pop che vorrebbe esserlo (
"Escape From The Earth" mi ha ricordato addirittura
"Incomplete" dei Backstreet Boys), ma a me va bene così...
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