I pavesi Necroart, dopo una serie di demos e una serie di live acts di supporto a bands anche molto note, giungono al sospirato debut, sotto forma di questo “The Opium Vision”, disco incentrato sulle visioni indotte dall’oppio.
Il sound proposto dalla band è molto variegato, racchiudendo molte influenze, non tutte agilmente messe insieme. Il black/death della band, dai forti richiami scandinavi, con tastiere massicciamente presenti ed inserti acustici, ha molti pregi, i quali si fanno apprezzare lungo i quasi 48 minuti del disco, attraverso canzoni come “Necronova”, “Le Fleur Noir” e “Pandemonic Opium Night”. Parliamo di un songwriting abbastanza maturo, pur se non originale al 100%, con buone proprietà esecutiva, ed un mood ricco di fragile malinconia e tristezza che sfocia nella splendida “Lullaby”, una canzone che è gothic dentro. I difetti emergono soprattutto per quanto riguarda le vocals aggressive, un po’ troppo raffazzonate, e che spesso stridono con il contesto invece a volte davvero curato.
I Necroart danno alle stampe un disco onesto, dove le cose buone sono sicuramente più di quelle trascurabili, e dove la band mette a frutto l’esperienza maturata in questi anni. Il consiglio è quello di insistere ancora di più nella ricerca di un cammino personale e ricercato.
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