Copertina 6,5

Info

Anno di uscita:2018
Durata:47 min.
Etichetta:Dark Essence Records

Tracklist

  1. LENKER
  2. I FLAMMAR SKAL DU ELDAST
  3. ISKALD
  4. MOTSTRAUMS
  5. AVMAKT
  6. DEN VåTE GRAV
  7. HEIM

Line up

  • Sindre Hillesdal: bass
  • Rune Nesse: drums
  • Gjermund Fredheim: guitars, accordion
  • Einar Fjelldal: vocals

Voto medio utenti

Orkan, il progetto che Gjermund Fredheim chitarrista live di Taake porta avanti con gli ex membri degli Enchanting Darkness, raggiunge il decennio di attività e per l'occasione pubblica grazie alla Dark Essence Records il terzo full length della carriera dal titolo "Element".
Il disco è il successore del buonissimo "Livlaus" datato 2015, primo lavoro pubblicato grazie all'etichetta di Bergen.

Quando un artista -seppur dotato come Fredheim- lavora a stretto contatto con personaggi del calibro di Ørjan Stedjeberg (meglio noto come Hoest, mastermind di Taake), il rischio di osmosi tra le due personalità è molto forte.
Ed infatti la vera sfida di Orkan - en passant, il titolo di un brano di Taake- è quella di smarcarsi dall'ingombrante ombra del gruppo di Bergen.
"Element" quindi riesce in questo intento? Dopo svariati ascolti la risposta è "nì".
L'opener "Lenker" ed il brano "Den Våte Grav" ad esempio presentano le strutture dei riff, il lavoro in sezioni ritmiche e persino il timbro vocale grattato e sofferente di Hoest, risultando però poco fluide, alla stregua di una serie di idee legate insieme con scarsa logica.

Al contrario, quando il quartetto riesce ad allontanarsi dalla zona comfort come nei brani "I Flammar Skal Du Eldast" e "Avmakt", sviluppa canzoni che nonostante la lunghezza (entrambe oltre i nove minuti) e le melodie intricate suonano piene di passione, di sofferenza e di malinconia avvicinando sonorità quasi post-black.
Anche "Iskald" risulta una traccia azzeccata nel suo black metal violento e nichilista, pur facendo spesso troppa leva sul medesimo riff portante.

Mi ha stupito però che il brano migliore del lotto curiosamente sia una canzone che black metal non è: parlo della conclusiva "Heim" un pezzo fortemente atmosferico ed intimista dall'andamento sinuoso ed emozionante.
Accordi puliti e solamente sporcati sul calare da una lieve distorsione accompagnano arpeggi eterei che si sciolgono infine in un cantato clean (rigorosamente in norvegese come tutto il disco) ad altissimo impatto emotivo.

"Element" è un lavoro fatto di alti e bassi, di ottime idee e di momenti interlocutori ("Motstraums" mi risulta di difficile assimilazione e comprensione) e di certo non diverrà un caposaldo del genere ma sarebbe un peccato non concedergli nemmeno un ascolto.

Orkan - "Heim"

Recensione a cura di Alessandro Zaina

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