Ho ascoltato a lungo questo terzo disco dei Calico System. Ho perseverato alla strenua ricerca di qualcosa da salvare, di qualche particolare che si stagliasse nella mia mente. Tutto invano, purtroppo. La proposta del quintetto è quella che oramai ti puoi aspettare ad occhi chiusi da parte dell'Alveran Records, ossia una mistura tra emo-core e metalcore. Troppo mieloso il primo, banalmente rozzo il secondo. Abbiamo un disco che suona potente e preciso, con una produzione esemplare per il genere proposto, anche la grafica ha il suo perché. Bene, tutti dettagli che vivacchiano ai margini di quello che dovrebbe costituire il vero motivo di questa recensione: la bontà della musica dei Calico System. Mah...io ci sento dentro mille influenze, un nome su tutti Funeral For A Friend ( personalmente è già un difetto ), una serie perfetta e precisa di tutti gli stilemi del genere. Ma oltre a questo sterile esercizio di stile, il nulla. Un enorme prateria deserta con questi cinque ceffi a strimpellare inutilmente i loro strumenti, per un dispendio di energie e tempo che ha dell'incredibile. Una volta si diceva " braccia rubate all'agricoltura ", beh, mai detto calza meglio di questo. Sicuramente i nostri con zappa e sementi direbbero la loro, con gli strumenti è tutto un altro discorso. Non parlo di tecnica, quella è più che accettabile. Solo che risultano fiacchi, svogliati, praticamente nulli a livello di songwriting. Inutili? Triste dirlo ma è così. Passate oltre, senza alcun indugio.
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