"...questo è uno di quegli album che non si divora, ma da cui bisogna farsi avvolgere come se fosse una coperta calda, assaporatelo lentamente e ve ne innamorerete."
Secondo Full-length per la band finlandese attiva dal 2011 che rispetto al primo
"Last of Us" si presenta con un nuovo cantante,
Lassi Vääränen al posto di
Viljami Holopainen.
L'intro che fa da prologo a questo lavoro è qualcosa di sublime, epica e suggestiva col suo incalzare fino al momento in cui sarà il turno di
"No One Stands In My Way" dominare la scena.
Il primo episodio di
"Life Is Not Beautiful" è il classico brano immediato in grado di far capire subito all'ascoltatore la direzione che prenderà l'album.
Ma siamo solo all'inizio, il viaggio è ancora lungo e la successiva
“At The Break Of Dawn”, singolo registrato nel 2016, non fa altro che confermare le ottime impressioni iniziali.
Coadiuvata dalla voce di
Elize Ryd, la cantante degli
Amaranthe duetta in perfetta simbiosi con
Lassi Vääränen il pezzo risulta potente ed elegante allo stesso tempo.
Con la successiva
"The Last Sacrifice" la band finlandese alza di molto l'asticella, proponendo un brano dalla durata più
importante più di sei minuti a suon di doppia cassa, intermezzi epici e un refrain solido, il tutto supportato da un esemplare work guitar nonché un ottimo utilizzo delle tastiere, mai realmente invasive.
In
"Life Is Not Beautiful" troviamo tutto quello che serve per rendere un album da semplicemente buono ad ottimo.
Refrain suggestivi, epicità palpabile ad ogni canzone, assoli di chitarra decisivi, tutti elementi importanti per una band che sta cercando di ritagliarsi un posticino di rispetto nel
Symphonic Power Metal.
Proseguendo la nostra
track by track, arriviamo alla splendida
"Through Your Falling Tears” che merita un discorso a parte.
Non si tratta di una vera e propria
ballad nonostante la presenza di un pianoforte struggente che rappresentano la base dell’intera canzone al quale subentra la batteria con l’arrivo di un refrain intimo e malinconico.
Con l’incalzare della chitarra il brano raggiunge livelli di epicità indescrivibili intanto il ritmo della canzone si alza in modo considerevole per poi lasciarsi abbandonare in un finale struggente in cui alle note del pianoforte sopraggiunge l’ultimo ritornello a chiudere questo brano magico .
Con la successiva
“Unforgivable” si torna a picchiare duro, classico brano da
hitparade, dal sapore easy listening che incita all'headbanging e che trova spazio sul finire di questo album prima di due pezzi “sulla carta” meno convincenti ma che a conti fatti sono semplicemente meno immediati di quanto ascolto fino a questo momento, ma non per questo meno interessanti.
Siamo ormai giunti in dirittura d’arrivo di
“Life Is Not Beautiful” dove troviamo la vera ballad dell’album ovvero
"Last One Falls”, canzone intensa, protagonista ancora una volta il pianoforte che accompagna la voce di
Lassi Vääränen per tutto il brano.
Scelta coraggiosa quella di chiudere un album Power Metal con una ballad, in realtà però subito dopo
"Last One Falls” troviamo tre bonus track (Version 2018) ovvero
"Last Of Us”,
“Seven" e
"I Am The Storm” tutte presenti sul debut album del 2014
“Last of Us”.
Con questo secondo lavoro la band di Helsinki ha dimostrato di aver raggiunto una maturità che raramente si trova dopo solo due album, certamente è presto per poter dire se gli
Arion hanno le carte in regola per diventare una grande band, nell'attesa della cosiddetta prova del nove (il terzo album) sono curioso di vederli live il prossimo
17 aprile al Legend Club di Milano.
Per ora ci accontentiamo di questo bellissimo album che sicuramente sarà inserito nella top ten del 2018, tutto il resto, lo porta via il vento.
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