Dopo la morte di Peter Steele ed il conseguente scioglimento dei Type O Negative, il chitarrista e cantante
Sal Abruscato ed il batterista
Johnny Kelly danno vita agli
A Pale Horse Named Death, che oggi tagliano il traguardo del terzo lavoro in studio con questo
"When The World Becomes Undone" edito da Long Branch Records: nonostante l'ingombrante passato musicale dei musicisti, fin dal primo lavoro "And Hell Will Follow Me" il gruppo ha dato dimostrazione di non voler vivere di rendita di quanto fatto con i TON ed ha sin da subito cercato una propria dimensione musicale. Certo i punti di contatto permangono, visto che la band si muove sempre all'interno di territori doom/gothic metal dai toni piuttosto lugubri e depressivi, ma non si può certo tacciare gli A Pale Horse Named Death di essere una sterile copia carbone della band di Pete Steele: "When The World Becomes Undone" è un disco che ha come punti di forza un songwriting ispirato, in grado di mescolare la componente più melodica ed a tratti catchy del gothic metal ed il senso oppressivo del doom metal più oscuro, su cui le lyrics nichiliste e depressive trovano il perfetto humus musicale per germinare e fiorire in brani come la titletrack ed il singolo apripista "Love The Ones You Love To Hate" (sicuramente i pezzi più diretti ed efficaci, che si stampano in testa fin dal primo ascolto ), senza tralasciare "Fell In My Hole" (probabilmente il brano più vicino musicalmente ai Type O Negative, a partire dall'iniziale giro di basso) o "We All Break Down", la tristissima "Splinters" e "Lay With The Wicked". La voce di Abruscato non sarà distintiva e crepuscolare come quella di Pete Steele, ma riesce anch'essa a donare ottime vibrazioni e sensazioni ai brani e la sua timbrica decadente è davvero adatta alla musica degli A Pale Horse Named Death, che nei 62 minuti di "When The World Becomes Undone" ci regalano musica di spessore e davvero ispirata. A discapito di una durata comunque elevata, il gruppo riesce a tenere viva l'attenzione per tutta la durata dell'ascolto e nonostante qualche richiamo (comunque non invasivo nè fastidioso a parere di chi scrive) a quella grandiosa band che furono i Type O Negative, il gruppo dimostra di saper camminare con le proprie gambe e di saperlo fare molto bene.
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