Il Paese dei geyser, delle pecore e, da qualche anno a questa parte, anche quello del black metal! Come faccia una isola/nazione di 250000 anime a sfornare bands con una continuità disarmante è un vero mistero, ma ciò che impressiona di più della Terra dei Ghiacci è l’enorme qualità e varietà della proposta. Non si capisce come bands che sono più o meno tutte imparentate tra di loro riescano comunque a suonare uniche e a distinguersi facilmente pur avendo tutte dei tratti comuni … A queste “regole” auree del metal estremo islandese non sfuggono neanche gli
Örmagna, quintetto di Reykjavík, che a parte il cantante
Ö. , già sentito dietro al microfono degli interessantissimi
Nadra, è composto per il 4/5 da sconosciuti che però trovano il modo migliore di farsi conoscere dalla scena estrema internazionale con questo omonimo debutto, che non potrà e non dovrà lasciare indifferenti gli ascoltatori più attenti ed esigenti. Il suono degli
Örmagna è infatti qualcosa di complicato nella sua linearità e nella sua capacità di saper fondere, black metal, post black metal e doom, senza dimenticare di buttare un occhio al death … Per restare sempre nella deliziosa Islanda, potremmo dire che gli
Örmagna prendono il lato doom degli
Zhrine (bands che personalmente adoro) lo fondono alle fondamenta del suono islandese made in
Misþyrming, e gli danno un tocco post e black metal caro a
Nadra e
Auðn … Detto così sembra solo un grande pastone, invece appena le note di
“Háskinn í Seljunum” (pezzo già edito lo scorso anno con cui il gruppo si è fatto conoscere su bandcamp) si libereranno dal vostro impianto vi troverete immersi in atmosfere uniche, con un riffing sostenuto, potente e “grosso” che vi sbalordirà confezionando un pezzo che per me è già un classico. Uno dei punti forti dell’album è la voce del già citato
Ö. , che, pur mantenendo un tono estremo, riesce comunque ad essere versatile, sottolineando i diversi momenti con implacabile sicurezza e classe. Chi avrà il “coraggio” di buttarsi in questo viaggio al fianco degli
Örmagna scoprirà un gruppo dalle grandissime qualità, espresse nell’epicità di
“Með Lögum Skal Land Brjóta” finendo per la meravigliosa e conclusiva
“Dansar Saurs Og Saurlífis” , vero inno e opera magna della band che racchiude tutte le migliori caratteristiche del gruppo. Non ho alcun timore nell’affermare che questo sarà uno dei top album dell’anno tanta è la qualità che sprigiona da ogni pezzo … Da oggi l’Islanda ha una nuovo motivo per gonfiare il petto di fronte alla scena estrema …
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