Copertina 9

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2019
Durata:41 min.
Etichetta:Independent

Tracklist

  1. WACHT DES WALDES (IM ANTLITZ DER HEKTODEN)
  2. RATTENRITUAL
  3. PILGER IM NEBEL (WO UNSERE FREIHEIT WÄCHST)
  4. WENN DER BLICK INS WEITE SCHWEIFT
  5. EXILEXISTENZ
  6. DES WINTERS JOCH (STILL UND MÜD' WIRD DIE WELT)

Line up

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La sentenza era stata emessa in “Anthologie Der Abkehr” , il mondo era stato condannato all’estinzione dal suo abitante più stupido e limitato, era solo una mera questione di tempo … E’ passato un lungo anno di inabissamento nella natura più pura e di precipitevole corsa verso l’abisso e Wallfahrer raccoglie quanto predetto … Il nuovo “Rattenritual” è l’album post distruzione, è il pesante affresco della coscienza dopo la deflagrazione, è l’inevitabile epitaffio per chi ha meritato di sparire … Una volta che il mondo è finito e che l’inutile razza umana ha compiuto il suo bastardo destino, non ci resta che guardare il nulla che ci circonda e naufragare nella melanconia di ciò che era e che non sarà mai più … “Rattenritual” è la conferma della superiorità creativo emozionale del duo tedesco ed è talmente evidente che sembra tanto naturale, ovvia e imbarazzante allo stesso tempo. I due hanno una tale capacità di sintetizzare in note musicali i loro sentimenti e le loro visioni, che sembra di ascoltare direttamente la loro anima che ci parla attraverso i sei stupendi brani che costituiscono questo nuovo capolavoro. Per fortuna la grandezza di questi misantropici artisti fuori dal tempo, rende partecipi anche noi , presunti personaggi principali della grande illusione moderna, aprendoci gli occhi sui nostri misfatti, sulle nostre colpe e sui risultati del nostro smisurato ego ! Il giorno in cui l’uomo ha pensato di essere superiore alla natura illudendosi di poterla piegare ai propri bizzarri voleri, è il giorno in cui si autocondannato all’estinzione, marcando per sempre la differenza e il distacco rispetto alle altre creature per l’innato senso di autodistruzione e incapacità di valutare i propri limiti … La soluzione, era facile e a portata di mano, ma il ritorno alla natura, il ritorno alla primordiale armonia e sottomissione al volere eterno della perfezione naturale è stato completamento ignorato in nome dell’autocompiacimento … Adesso è, probabilmente, troppo tardi e seppur cerchiamo rifugio e sollievo nella foresta (“Wacht des Waldes (Im Antlitz der Hektoden)”) ciò che ne resta è solo il “Rattenritual” e il rimorso per aver distrutto tutto e aver pensato di essere migliori … Ora siamo dei “Pilger im Nebel (Wo unsere Freiheit wächst)" pellegrini nella nebbia” e raccogliamo i frutti del nostro stupido ego, e volgendo il nostro sguardo in lontananza (“Wenn Der Blick Ins Weite Schweift”) siamo prigionieri di una “Exilexistenz” (esistenza in esilio) dove la stanchezza e la morte del mondo è rappresentata metaforicamente dal giogo dell’inverno (“Des Winters Joch (Still und müd' wird die Welt)”) . Stare qui oggi a ripensare a quello che abbiamo perso (volutamente) non servirà ad alleviarci le pene e il martirio dell’animo è il giusto contrappasso per un’esistenza da stolti … Possano, le anime nobili ed elitarie, edificare una nuova umanità, quella attuale è finita ! Intorno a noi solo lacrime, polvere e melanconia !
Addirittura

Mammamia. Tediosi.

Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 27 apr 2019 alle 11:27

No, caro vento del deserto mauritano, stavolta il CD :)

Inserito il 25 apr 2019 alle 19:34

Gnoppi hai preso il vinile scommetto ...

Inserito il 24 apr 2019 alle 15:52

Ordinato! :)

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