Sesto studio album per questi deathsters, ed esordio per la solida etichetta polacca che ha lanciato una sfilza di gruppi nel panorama estremo.
I maltesi non sono certo dei novellini, e si può ben percepire da questo ritorno discografico a due anni di distanza dal precedente
Beast Incarnate.
Un concentrato furioso di puro death metal sulle orme dei
Morbid Angel e
Immolation.
L’opener “
The charlatan’s enunciation”, ti prende subito alla gola con un blast beats terremotante e riffing compressi di scuola death metal americana.
Il singer
Frank Calleja adotta un growl intelleggibile che prende spunto dal buon
David Vincent; il brano è potente e ricco di cambi di tempo con rallentamenti ed un solo melodico nella sua brevità.
Con “
Evil be to him who evil seeks”, c’è un grande lavoro a livello ritmico con rullate di batteria e riffing serrati per poi accellerare il ritmo.
Brano diretto, maligno, senza fronzoli con sfuriate in blast beats e riffing di pura scuola death metal.
Il chorus sembra fatto apposta per venire ripetuto dal vivo; basta sentirlo nel rallentamento maligno posto a metà del brano, prima della ripresa con la marcia spedita e devastante.
Nel brano “
Unholy man” i nostri offrono una prestazione potente, convinta e senza pietà.
La sezione ritmica procede spedita in questo up tempo, e a dar manforte al singer intervengono i cori in growl; il chorus é perfetto con la ripetizione del titolo del brano.
Anche in questo frangente la band offre brevi cambi di tempo, il solo é melodico e con un certo gusto.
“
The papist devil”, é un attacco senza nessuna pietà con devastanti blast beats.
Riffs maligni e di scuola floridiana s’incrociano con un mulinare di tamburi e un growl profondo e sorretto da cori.
Il rallentamento con doppia casa inserita é gustoso e rende ancora più malsana la formula.
“
Gallows walk”, é una breve strumentale introdotta da campionamenti; i riffing sono minacciosi e si sente un’aura maligna intorno alla composizione.
La titletrack è un mattone lanciato a velocità sostenuta a colpire l’ascoltatore.
Grande prova dei maltesi con riffing serrati, marcia diretta con sfuriate belluine in blast beats.
Ritmo furioso, rabbia blasfema e marcissima con un bel mid tempo nel chorus maligno e oscuro.
Questo ritorno discografico farà la gioia dei puristi del genere che non sopportano certe evoluzioni del death metal moderno; i nostri rappresentano la vecchia scuola e sono la vecchia scuola, scelta inconfondibile e per certi versi saggia.
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