Se non è nato con la chitarra in mano, lo statunitense Curt Shaw ha sicuramente in mente di recuperare tutto il tempo perduto nel corso dell'infanzia.
Con questo suo lavoro, il primo ed autoprodotto, Shaw da sfoggio alle indubbie (almeno per un profano come il sottoscritto) qualità tecniche in suo possesso ed allo stesso tempo sviscera una passione che non riserva solo ai guitar heroes ma che estende anche a parecchie sfumature dell'Heavy Metal.
Shawn è poi sicuramente abile nel non ridurre i brani (in quest'occasione tutti strumentali) ad una mera esibizione solista. Certo, ci scappano alcuni momenti un po' più ostici come ad esempio su "Apollo 13", "Hammer Time" (davvero bella qui l'accelerazione finale) oppure "Critical Mass", ma altri pezzi, su tutti l'ottima "Egyptian Moon" e "Isla Majures" (evvai con il flamenco metal), mostrano doti compositive non indifferenti.
Semplici ed avvolgenti gli arpeggi acustici presenti su entrambe le parti di "Deny Your Past", un tocco che con "Grass" e la conclusiva "The Trial" finisce a sorpresa con il recuperare certe sonorità tipiche dei traditional statunitensi.
Bravo, ma rimane un dubbio: "I'm Not A Viking" è la sua replica al quasi omonimo (e sopratutto molto più famoso) brano scritto da Yngwie Malmsteen?
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