Nel maggio 1978 l'unione tra 4 dei migliori sessionmen svedesi (famosi per le collaborazioni agli album di Simon e Garfunkel, Donald Fagen, Aretha Franklin, Blood Sweat and Tears) dà vita ad un lavoro strumentale di prog-jazz fusion che passò inosservato rispetto alle proposte di gruppi più esperti ed affiatati come Weather Report, Brand X, Soft Machine, ma come spesso accade in questi casi le poche copie in vinile diventano merce pregiata tra i collezionisti, così ora Lion Music ha deciso di ristamparlo con l'aggiunta di 2 bonus tracks (una delle quali, "Nyspolat", è suonata con piano e chitarra spagnoleggiante che ricorda lo stile di John Mc Laughlin) per la gioia dei palati sopraffini che amano l'integrazione generata da questi stili ed in particolare le atmosfere piuttosto calme, al contrario di quanto accade nel simil project "Jukka Tolonen band" ( a cui partecipa anche Coste Aperea), molto più orientato verso il rock. Concepito e registrato nell'arco di una sola giornata, "Spelar Nilsson" non ha nulla da invidiare ai lavori dei gruppi citati in precedenza: il tasso tecnico è comunque elevato, la varietà delle composizioni e la combinazione con i ritmi latini in alcuni brani è tale da renderlo un prodotto gradevole ed interessante anche dopo 30 anni. Sempre nello stesso genere, consiglio l'acquisto di "Soft machine the legacy: live in Zaandam".
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