Copertina 8

Info

Anno di uscita:2022
Durata:55 min.
Etichetta:Frontiers Music

Tracklist

  1. SHAKING THE TREE
  2. WAITING ON LOVE
  3. TALK IS CHEAP
  4. TURN THIS CAR AROUND
  5. LOVE AND WAR
  6. LONG ROAD HOME
  7. BE LUCKY
  8. EVERY MAN NEEDS A WOMAN
  9. JUST GOT STARTED
  10. FIGHT FIRE WITH FIRE
  11. BE TRUE TO YOURSELF

Line up

  • Steve Overland: vocals, guitar
  • Merv Goldsworthy: bass
  • Pete Jupp: drums
  • Jem Davis: keyboards
  • Jim Kirkpatrick: guitar

Voto medio utenti

Grazie agli FM ho passato tantissimi momenti di puro godimento sonoro e, come spesso accade in queste situazioni, il rischio che nelle valutazioni di un nuovo disco dei propri beniamini sia inclusa anche una percentuale di “riconoscenza” o di inconscio amarcord non è facilmente scongiurabile.
Alla luce di un ascolto attento e molto prolungato (forse anche “troppo”, tanto che questa disamina finisce per arrivare in maniera non particolarmente tempestiva …), mi sento di affermare che “Thirteen” è un’altra scintillante perla da aggiungere al prezioso collier di una discografia avviata con il “botto” e proseguita fino ai giorni nostri senza sconfortanti flessioni, illuminata da una sorta di “seconda giovinezza” a partire dalla metà degli anni duemila.
Una brillantezza confermata anche nell’albo in questione, dove hard-rock, rhythm n’ blues e AOR si combinano, rispettando la migliore tradizione artistica della band, in maniera pressoché inattaccabile, in un misto di consapevolezza, maturità e verve che splende di classe cristallina.
Il tutto irrorato dal feeling fremente trasmesso da una laringe da “one in a million”, capace di enfatizzare con interpretazioni altamente emozionali un crogiolo sonico al tempo stesso incisivo e d’atmosfera.
Pilotati dalla ben nota sensibilità espressiva di Steve Overland, i cinquantacinque minuti dell’opera scorrono come un vero balsamo per l’anima degli appassionati del genere, inaugurati dall’avvincente “Shaking the tree”, con il suo palpitante keyboard-sound, e subito dopo fomentati in sequenza da una sciccheria adulta del calibro di “Waiting on love”, dall’ardore bluesy di “Talk is cheap” e da un potenziale hit dal titolo “Turn this car around”, posto al crocevia tra Glen Burtnik e Bryan Adams.
Love and war” si consegna al pubblico nelle vesti di un passionale hard melodico di “frontiera” e fornisce il “pretesto” per evidenziare la lucida perizia di Jim Kirkpatrick, abile nel sostenere il suo adescante vocalist pure nell’avvolgente e assolata torpidezza sudista di “Long road home” e nell’accattivante “Be bucky”, in cui si segnalano anche la compattezza della sezione ritmica e il contrappunto dei tasti d’avorio di Jem Davis.
Every man needs a woman” graffia e seduce sfruttando modalità tanto consolidate quanto inalterabili al logorio del tempo, e lo stesso si può tranquillamente affermare per il clima techno-hard-blues di “Just got started”, alimentata da un contagioso ritornello, e per “Fight fire with fire”, altra deliziosa dimostrazione di cosa possano fare note, microfono, chitarre, basso, batteria e tastiere quando a maneggiarle c’è la gente “giusta”.
Be true to yourself” è l’ultima scossa del programma, in un connubio tra rock e musica “nera” che non mancherà di affascinare chi ama lo stile “radiofonico”, colto e suadente di un’alleanza musicale chiamata FM, per la tredicesima volta protagonista della scena melodica internazionale.
Recensione a cura di Marco Aimasso

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