Copertina 4,5

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2019
Durata:32 min.
Etichetta:Vàn Records

Tracklist

  1. OCHTEND
  2. MIDDAG
  3. AVOND
  4. NACHT

Line up

  • Harold: guitars
  • Joris: vocals
  • Mink: drums

Voto medio utenti

Per capire il valore di un minuto, chiedi a qualcuno che ha appena perso il treno.
Per capire il valore di secondo, chiedi a qualcuno che ha appena evitato un incidente.
Per capire il valore di un milionesimo di secondo, chiedi ad un atleta che ha vinto la medaglia d'argento alle Olimpiadi.

(Marc Levy)

Dopo l'ascolto del debut album del trio olandese Knoest dal titolo "Dag", non ho potuto esimermi dall'introdurre questi miei pensieri in libertà con un breve estratto di questa celebre citazione.
E non solo perchè il disco - articolato su quattro brani/movimenti- significa "giorno" nella lingua dei Paesi Bassi, ma perchè i 36 minuti di durata sembravano dilatarsi indefinitamente: e purtroppo non è affatto un complimento.
I giovanotti di Gelderland hanno pensato, a poco più di due anni dalla nascita della band e senza aver pubblicato null'altro, di mettere in musica le sensazioni provate guidando ed esplorando i dintorni della loro cittadina durante la mattina ("Ochtend"), il pomeriggio ("Middag"), la sera ("Avond") e la notte ("Nacht").
Per farlo hanno utilizzato stralci di black atmosferico, chitarre ribassate strizzanti l'occhio allo sludge, partiture dissonanti e per non farsi mancare nulla hanno condito il tutto con i vocalizzi stentorei di Harold che sembravano uscire da un disco epic mal riuscito dei primi anni 80.

Il risultato è un ammasso sonoro di difficile definizione e pesantissimo da digerire: vi sono idee e linee melodiche che paiono inserite alla rinfusa e subito cassate e sepolte da altre trovate diametralmente opposte ("Ochtend" è paradigma di questo stato di perenne contraddizione).
Dispiace essere severo con un album di debutto di una band neonata ma non sarebbe corretto far passare il concetto che qualsiasi proposta vagamente assimilabile al sovraffollato mondo del black di tipo atmosferico/depressive sia automaticamente sinonimo di qualità: i Knoest a mio avviso dovrebbero fermarsi, riordinare le idee e ripartire da zero per trovare la loro strada.

Per ora affido la summa del mio pensiero alle parole del compianto Guido Nicheli:


Recensione a cura di Alessandro Zaina

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