Dopo uno split a 3 pubblicato nel 2017, gli svizzeri
Serpens Luminis esordiscono con un mini LP di 3 brani intitolato
"Bright Euphoria" che conferma la bontà della scuola elvetica quando si parla di metal estremo.
Il Death/Black metal che suonano i Nostri, infatti, è di pregevolissima fattura offrendoci 28 minuti di una mistura sonora dal sapore mistico e dalla brutalità opprimente per forza e sapore amaro.
La proposta dei
Serpens Luminis rivela un approccio moderno al mondo dell'estremo e mette in luce riferimenti alla scuola francese di gente come Aosoth e Deathspell Omega sebbene gli svizzeri abbiano un songwriting più diretto e meno cervellotico: ciò non toglie che l'album sia contorto, oscuro, ricco di variazioni (mid-tempos possenti convivono con accelerazioni parossistiche), magmatico e marcato a fuoco da una interpretazione vocale disturbata e disturbante (quasi che fosse direttamente l'inferno a vomitare fuori le sua urla ed i suoi viscidi rituali) che esalta la puzza di zolfo che tutto il disco si porta dietro come un fardello insopportabile.
Produzione nitida e devastante, chitarre impazzite, dissonanti e violente, e una sezione ritmica tanto precisa quanto implacabile completano il quadro di un lavoro satanico che farebbe tremare le fondamenta del vaticano se le sue note risuonassero dalle parti di piazza san Pietro... insomma, siamo al cospetto di una delle facce del male e questo dobbiamo aspettarci da
"Bright Euphoria": male e malignità evocati da sacerdoti dell'oscuro.
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