I suoni dei Necrodeath sono inconfondibili(anche se a volte viene da confonderli con i Negazione-per la radice-nome;oltretutto nel 1990 pubblicarono l'album 100%)e di solito,nella prima parte della loro carriera discografica, venivano classificati in bilico tra primi Slayer e Possessed.La band genovese,attiva da prima della seconda metà degli 80s,sembra cambiare e orientarsi verso altre sonorità soltanto dopo il 1998,la reunion che deludera' molti adoratori di "Into the macabre" dove thrash/black metal la fa da padrone.Il capitolo"100% Hell" si discosta un pizzico da 'Ton(e)s of hate' e la produzione risulta interessante quanto le composizioni intense,meditabonde ed aggressive.Varie collaborazioni(Cronos nell'intro 'February 5th,1984';Federica Badalini su 'Identity crisis';Sonya Scarlet sull'omonima tracksong)che rendono l'ascolto dell'album insolito.A malapena raggiunge i 39 minuti di durata e il tema predominante riguarda la solitudine e le eventuali paure che ne scaturiscono.Le influenze alternative/symphonic/Math/Doom metal regalano freschezza e lo rendono intricato simile alla proposta di gruppi quali Crowbar e Labyrinth.Eccetto le melense "Theoretical.." e la più conosciuta"Master of Morphine", è un full length ricco di ritmiche distintive per lo più Speed/thrash e black metal