L’ho devo aver già detto qualche altra volta … in linea generale non amo particolarmente gli album
live “mono-discografici”, ma ci sono circostanze in cui tale posizione viene completamente sovvertita dai fatti contingenti, proprio come accade in questo “
Strength in numbers live”, con cui i favolosi
Tyketto celebrano il venticinquesimo compleanno del loro secondo lavoro in studio.
Tanti i motivi che hanno contribuito a farmi cambiare idea … innanzi tutto adoro da lungo tempo la
band di
Danny Vaughn, ho “sofferto” la sua mancata affermazione ad ampio raggio e considero “
Strength in numbers” un disco bello e “coraggioso”, uscito in un’epoca difficile (era il 1994), in cui certe sonorità erano diventate, a occhi miopi e superficiali, anacronistiche e sorpassate.
Riascoltarlo in questa vivace veste dal vivo, interpretata da un
Vaughn semplicemente impeccabile e da un gruppo assolutamente all’altezza della situazione, ricorderà ai fedeli
fans dei nostri i motivi di tanta affezione e magari (è questa, in fondo, la mia vera malcelata speranza …) sarà utile a conquistare l’attenzione di qualche neofito, inducendolo a recuperare tutto il brillante repertorio (compreso quello più recente …) dei redivivi americani.
Alcune indicazioni di massima, a beneficio soprattutto dei
rockofili meno avvezzi all’arte dei
Tyketto, capaci di sorprendere la comunità melodica con un esordio spettacolare (“
Don't come easy”, che tra l’altro ha subito un analogo trattamento in “
Live from Milan” …) e di replicare a distanza di tre anni “asciugando” i suoni e accentuando la componente
blues della loro proposta.
Ecco allora emergere l’ardore della Aerosmith-
esca “
All over me” e delle sudiste “
Ain’t that love” e “
Why do you cry”, affiancate al clima da ballata
western concesso a “
The last sunset”, all’afflato malinconico di “
The end of the summer days” e alle pulsazioni
hard di “
Inherit the wind” e “
Strength in numbers”.
Non mancano brillanti interpolazioni di marca Giant / Journey denominate “
Meet me in the night”, “
Catch my fall“, “
Write your name in the sky” e “
Rescue me”, arricchite da uno
slow di notevole spessore emotivo come “
Standing alone” (
reprise dal debutto), mentre a ingolosire ulteriormente gli
aficionados ci pensa “
Wait forever”, grintosa chicca (uscì solo su singolo) proveniente dalle sessioni originali di registrazione dell’opera.
Un’eccellente e “naturale” resa sonora rende ancora più plausibile l’acquisizione di “
Strength in numbers live”, un’occasione imperdibile per (ri)scoprire una formazione straordinaria di nome
Tyketto, che a causa di scarso “tempismo” e di un pizzico di sfortuna rischiava di sprofondare nell’oblio e che invece grazie alla
Frontiers Music è meritatamente tornata agli onori della cronaca musicale contemporanea.