Aisling - Aisling - Tràth Na Gaoth

Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2006
Durata:60 min.
Etichetta:Einheit
Distribuzione:Masterpiece

Tracklist

  1. THROUGH THE EYES OF COSMOS
  2. THE ORACLE OF DEHUMANIZATION
  3. SEPULCHRAL COUNCIL OF THE BEHOLDERS
  4. MISANTHROPIC SALVATION
  5. DUAN AMHAIRGHINE (AMERGIN'S CHALLENGE)
  6. CRUSHING THE WALL OF TIME
  7. TIR NA N'OG (FORGOTTEN RITES)
  8. MEMORIES OF A TIMELESS VISION
  9. LAOIDHAN FOGHARACH NA DUBHACHAS AGUS T-AISLING AGAM
  10. THE SHINING DARKNESS (OMEGA)

Line up

Non disponibile

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La disputa riguardo all'influenza celtica nel nord della nostra penisola si è sempre consumata in maniera piuttosto aspra, sia che venisse usata per fini politici o per più ameni concept musicali. Le prove a disposizione di sostenitori e detrattori non sono così determinanti da risultare schiaccianti, e lasciano quel piacere dell'incertezza che deposita la storia dei Celti in Italia in un limbo sospeso tra realtà e leggenda. Tuttavia gli Aisling non sembrano avere dubbi: la loro Trieste è stata certamente fondata da questo misterioso popolo, e così dedicano la loro opera musicale a quella tematica, unita a tutta una serie di visioni oniriche e trascendenti che ci riportano proprio al tempo dei druidi. Sono ormai tre anni che non si sentiva più parlare di questa realtà del nostro panorama pagan/folk, ma grazie alla tedesca Einheit Produktionen nell'attesa di materiale nuovo abbiamo la possibilità di riascoltare i due precedenti lavori: l'omonimo Aisling e il più complesso Tràth Na Gaoth. Come già detto poco sopra la musica del gruppo friulano pone le sue radici nel pagan/folk, accentuato dall'uso di parecchi strumenti acustici. Flauto, violino e fisarmonica accompagnano le tastiere nel governare i momenti meno elettrici, lasciando poi il giusto spazio ad un black metal piuttosto furioso e impastato che è parte fondamentale della musica degli Aisling. Il risultato non è del tutto omogeneo, e questo stacco è uno dei principali problemi del loro operato: troppo netta è la divisione tra la pulizia delle parti acustiche e le più grezze accelerazioni metal. Lavorare un pò di più sulla coesione dovrebbe essere l'obiettivo principale per il futuro, visto che per il resto i sessanta minuti di durata di questa raccolta passano in un baleno grazie alla varietà di soluzioni adottate dal gruppo triestino, che prevedono anche parecchi interventi di voce pulita e addirittura femminile associati allo screaming intransigente. Peccato per quelle parti effettate che non aggiungono molto alla prestazione vocale complessiva. Per chi ancora non conoscesse gli Aisling questa è un'opera imperdibile, per tutti gli altri... continuiamo ad aspettare!
Recensione a cura di Alessandro 'Ripe' Riperi

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