I
Grave Pleasures sono una band finlandese nata una decina di anni fa come Beastmilk, realizzando un Ep ed un album di debutto ("Climax", 2013).
Dopo una serie di cambi nella line-up, il vocalist
McNerney ed il bassista
Arino decidono di cambiare monicker e pubblicano altri due lavori: "Dreamcrash" (2015) e "Motherblood" (2017). La loro proposta musicale è un aspro e sferragliante post-punk con tocco gotico ed orrorifico, specialmente nelle parti vocali. Una sorta di Misfits/Killing Joke più grezzi ed urticanti, che trattano argomenti come l'intima oscurità degli esseri umani, gli incubi della nostra esistenza, l'ipotetica sopravvivenza dopo il collasso della società contemporanea, l'apocalisse eco-nucleare ed altre tematiche sospese tra l'horror-movie ed il cyberpunk fantascientifico. Nella formazione odierna sono presenti, oltre ai membri fondatori, il chitarrista
Juno Vanhanen, leader degli emergenti psych-black metallers di Tampere Oranssi Pazuzu, ed il batterista
Rainer Tuomikanto (Ajattara, ex-Shining).
Il presente lavoro è un live-album registrato al Roadburn Festival del 2018, pubblicato in formato vinile e cd da
Svart Records ed in formato digitale da
Century Media. La scaletta pesca da tutti i lavori della band scandinava, compreso "Climax" uscito ancora come Beastmilk, ai quali si aggiungono due brani inediti ricavati dalle sessioni di "Motherblood".
Sicuramente la dimensione dal vivo è la migliore per poter apprezzare il tiro crudo, grezzo, essenziale, dei
Grave Pleasures. Brani mediamente di tre minuti, senza nessuna concessione ad artifizi strumentali, che puntano unicamente su un groove sudato e punk-oriented sul quale si staglia la voce melodic-goth di
McNerney. Inevitabilmente i brani tendono a somigliarsi a causa della struttura scarnificata (riff distorto e tagliente, drumming mid-tempo, vocals), personalmente scelgo come tracce più significative l'horror-punk con sfumature dark-wave "
Doomsday rainbows" e le brutali e travolgenti "
Mind intruder", "
Fear your mind" e "
Atomic christ" (!!!), ma in realtà questo è un lavoro che o si apprezza in blocco oppure niente.
In conclusione, i finnici sono validi, onesti, cazzuti, ma non mi esaltano. Il loro stile è un pò troppo ripetitivo e, al di là dell'indiscutibile energico impatto, finiscono per risultare un tantino monotoni e privi di soluzioni. Disco riservato ai fans della band.
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