Copertina 7

Info

Anno di uscita:2019
Durata:41 min.
Etichetta:Argonauta Records

Tracklist

  1. APOLLO
  2. THIRD EYE
  3. TIME
  4. OUTSIDE THE NOISE
  5. INTO THE LIGHT
  6. KALEIDOSCOPE
  7. SUN
  8. HARVEST MOON (GHOST TRACK)

Line up

  • Claudio Banelli: guitar, vocals
  • Pietro Brunetti: bass, synth, vocals
  • Carlo Forgiarini: drums

Voto medio utenti

I BBF sono una formazione italiana che prende il nome dalle iniziali dei suoi componenti (Banelli, Brunetti, Forgiarini) e propone un rock morbido, lunare, altamente psichedelico, con largo utilizzo di melodie sognanti, ritmiche liquide e chitarrismo spaziale. Pink Floyd meets Marshall Tucker Band meets Earthride, se vogliamo approssimativamente delineare un sound insinuante, avvolgente, notturno, pastorale, ma carico di vibrazioni psych-rock ed assoli cosmici.
L'approccio country di "Third eye" si trasforma presto in un morbido volo psycho-prog dove brilla, come in tutto il resto dell'album, il chitarrismo limpido ed ispirato di Claudio Banelli. Se "Time" è un brano classicamente rock, essenziale ed orecchiabile, nella title-track emerge il lato più sperimentale e Floydiano della band, con una lunga introduzione lunare affidata ai vocalizzi di una cantante. Poi, spazio ad un andamento soft elettroacustico dall'atmosfera onirica e malinconica. Brano molto elegante e sofisticato, in pieno trip da "Obscured by clouds".
Ancora più soffice e sussurrata la lenta ballad "Into the light", gravida di vibrazioni space-rock, così come "Kaleidoscope" è un fluido narcotico dalla consistenza nebbiosa che mi ha ricordato i tedeschi Colour Haze e la loro psichedelia alternativa. Con "Sun" torniamo al connubio tra acustica quasi country e psych-rock pennellato con delicatezza materna, intimista, riflessiva, meditativa, con coda solistica che si innalza in direzione degli astri.
La proposta dei BBF è certamente interessante e fuori dagli schemi. Il trio italiano è un artigiano del dettaglio, della sfumatura, della colorazione appena accennata, della pennellata lieve e delicata. A mio avviso talvolta eccedono in questo, come in un rispecchiamento narcisistico. Inoltre, non sempre il contributo vocale appare convincente ed esibito con fermezza. Comunque, il disco merita un ascolto da parte degli amanti della psichedelia a trecentosessanta gradi.

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