Com'è buffo il mondo Metal.
"
Alps On Fire" è praticamente l'album di debutto di un gruppo nato nel 1985 che nello stesso anno incise un lp "Metallic Alps" - con la stessa lineup di oggi! - ma che immediatamente dopo si sciolse
Gli stessi brani del 1985 ( più qualche inedito tra cui "
Crash, Bang,Wallop" dei Raven con la partecipazione di mr John Gallagher stesso) li troviamo sul nuovo lavoro che quindi è la testimonianza di una true heavy metal band che nel 2020 suona come fossimo negli '80, stessa attitudine, stesso spirito old school!
Chapeau
E per chi non lo sapesse il batterista fondatore è Stefan Arnold che ha lasciato i Grave Digger nel 2018 dopo 23 anni di onorato servizio e ha deciso resuscitare la sua creatura.
Ma com'è la musica? Beh, le vocals di Mikk Wega sono quelle di un Vince Neil in forma, i riff ricordano appunto i Motley Crue più heavy ( periodo Too Fast For Love e Shout At The Devil ) e i Judas Priest sopratutto nei solos e nell'attacco dei pezzi, con apprezzabili spunti tecnici in alcune parti - si senta ad esempio il solo quasi neoclassico in "
Lack Of Power" - e in generale sono l'impatto è la velocità i tratti dominanti del sound della band teutonica ( "
Monsters" , "
Stealthy World", "
Idols Die Too" che rimanda ai primi Maiden.)
Il suono non è artefatto, il mood è quello giusto e il disco suona incredibilmente fresco ed attuale grazie anche alla produzione vintage ma moderna allo stesso tempo.
I Nostri si vede che masticano bene la materia, il suono è essenziale, scarno, diretto con le canzoni che partono quasi sempre da un riff iniziale carico come una molla che esplode in cavalcate, a volte, e in attacchi frontali in altre.
Un bel discone di metal cazzuto, senza fronzoli, che magari non brilla in originalità ma che colpisce nel segno.
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