La splendida copertina disegnata da
Chris Moyen in cui un torreggiante capro alato afferra fra i suoi artigli una chiesa che somiglia inquietantemente al Sacro Cuore di Parigi, ci introduce al lavoro che celebra il trentennale degli intransigenti blackmetallers finlandesi
ArchGoat.
Trenta anni son davvero tanti anche se sono stati inframezzati da pause più o meno lunghe ad inizio della loro carriera – fra il 1993 e il 2005 – ma che una volta ripreso il ritmo di marcia con regolarità ci ha portato in dote luciferini lavori di furioso black metal in cui non c’è posto per le parole “contaminazione” o “ammorbidimento”.
“Black Mass xXx” è quindi sia una autocelebrazione per i due storici membri della band
Lord Angelslayer (basso e vocals) e
Ritual Butcherer (chitarre), sia un tributo ai fan che da sempre li seguono e supportano, ma soprattutto
“Black Mass xXx” è la summa di una vita spesa sui palchi di tutto il mondo.
Il doppio album si compone di quattro set live registrati durante gli anni - uno per lato se acquisterete la versione in doppio lp – partendo dal
“1989: This is my path” e passando per gigs tenutosi nel
“2004: Total dedication”,
“2009: This is my worship” arrivando fino a
“2015: No compromises”. Un lunghissimo tour, un viaggio lungo il Sentiero della Mano Sinistra che riporta ai primi passi iniziati con la pubblicazione nel 1991 del demo
“Jesus spawn” e che (per ora) termina con l’uscita di
“The luciferian crown” del 2018 per un totale di ventisette brani e oltre ottanta minuti di musica.
La registrazione è più che buona e rende giustizia a classici della band quali, ad esempio giusto per citarne alcuni, “
Whore of the Betlehem”, “Black Messiah”, “Lord of the void”, “Blessed vulva”, “Apotheosis of Lucifer” o “The apocalyptic triumphator” mentre il rumore provocato dal pubblico si sente principalmente fra un brano e l’altro.
“Black Mass xXx” dipinge una band a proprio agio sul palco, un poderoso compendio sonoro in cui i maligni inni registrati in studio prendono sangue e vita propri. Un lavoro imperdibile per i fan del terzetto finlandese, che idealmente stringe la mano a
“The aeon of the angelslaying darkness”, compilation uscita nel 2010 in occasione del loro ventennale. (N.d.r.: in questo lavoro trovate estratti delle esibizioni live di Cracovia 27/10/05, Houston 16/07/09 e Helsinki 18/11/07), e che li trasporta con vigore verso nuovi orizzonti.
In nomine Satanas ovviamente.
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