Gli Helheim sono una Norwegian Viking Black Metal band giunta al quinto full-lenght con questo “The Journeys And the Experiences Of Death”, il quale già dal titolo ci introduce al concept del disco. Le nove tracce ruotano intorno al culto della morte e alle credenze che i vichinghi avevano riguardo alla “grande mietitrice”.
Il Viking è un genere di per sé affascinante e sicuramente edotto dal punto di vista culturale, tali caratteristiche sono accentuate dalla band, la quale ci regala pezzi ricchi di fascino, strutturando il disco in tre sezioni, le quali, dopo una sorta di invocazione come “Veneration For The Dead”, ci presentano nell‘ordine le due concezioni (“Two Conceptions”) della morte nella cultura vichinga, dove spiccano pezzi piuttosto d’impatto come “Dead Man’s Eyes” e “Entering The Beast”, poi si passa alla sezione descrittiva del viaggio (“The Journeys”), dove i due pezzi, “Heleim 5” e “Oaken Dragons” (un capolavoro di canzone) hanno forti tinte folk, si sente lo sciabordio dei remi che fendono l’acqua, atmosfere pagane e arcaiche ricche di fascino. La terza e ultima sezione è denominata “The Symbols And Sacrifice” e sicuramente si riferisce alla ritualità della morte, dove la conclusiva “The Thrall And The Master” è anch’essa una canzone che sembra davvero provenire da un altro tempo, da un’altra era, e sembra di essere ora nelle gelide foreste norvegesi o su un Drakkar che naviga tra i fiordi di quelle terre di maestosa bellezza.
Il sound degli Heleim non si lascia quasi mai andare agli eccessi tipici del grim black metal, preferendo puntare su atmosfere e situazioni sicuramente più oscure e meditate, ma non per questo meno valide. Scelta azzeccata.
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