The Pilgrim è un progetto alternativo ideato da
Gabriele Fiori, chitarrista e cantante dei noti Black Rainbows (una delle migliori realtà nazionali in ambito heavy-psych) e dei Killer Boogie nonchè mastermind della
Heavy Psych Sounds, insieme al batterista
Filippo Ragazzoni.
Questo è il secondo lavoro del duo, dopo l'esordio "Walking into the forest" del 2019.
Dimenticatevi completamente il fuzz-sound turgido delle bands citate, perchè qui entriamo in un contesto completamente differente. Brani acustici o elettro-acustici, ispirati al mondo cantautorale e rurale dell'America più profonda e meditativa. Uno stile estremamente vintage, che ci riporta ai Doobie Brothers, agli America, a Crosby Still Nash and Young, all'atmosfera polverosa delle strade secondarie degli States, quelle che conducono ai paesini isolati ed indifferenti allo scorrere del tempo. Sound placido e romantico, morbide melodie vocali ed accordi notturni, tanta malinconia nuvolosa ed intensità quasi country-rock, si tratta di un disco che spiazza parecchio rispetto a ciò che conosciamo della produzione di
Fiori, ma che trasmette certamente passioni e buone vibrazioni.
Qualche cenno dark-bluesy ("
Lion","
At your door"), molte ballad acustiche da nottata nel deserto ("
Waiting for the sun","
Cuba","
Sounds of the night"), alcune tonalità che virano verso lo psycho-folk leggiadro con vago retrogusto latino alla Santana ("
Mexico '84","
Obsessed by the west"), le canzoni sono ben costruite ed eseguite anche se alla lunga emerge un pò troppa rilassatezza ed abbandono pastorale, da piovoso pomeriggio domenicale trascorso in solitudine ad osservare le gocce che scivolano sui vetri appannati.
Progetto particolare, consigliato perlopiù agli inguaribili romantici appassionati di buone canzoni acustiche della vecchia tradizione Americana.
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