Copertina 6

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2020
Durata:41 min.
Etichetta:Nuclear Blast

Tracklist

  1. SOUL EXCAVATION
  2. BETRAYER
  3. DIVINE FIRE
  4. UNGUIDED IMMORTALITY
  5. INVISIBLE WAR
  6. BORN INTO BONDAGE
  7. ENFORCERS OF THE PLAGUE
  8. AN END DATE WITH THE WORLD
  9. NEFARIOUS ATONEMENT
  10. SECRET SORCERY

Line up

  • Shane Embury: bass
  • Silenoz: guitars
  • Groo: vocals
  • Tony Laureano: drums
  • Cyrus: guitars

Voto medio utenti

- Nuclear Blast
- Supergruppo
- secondo disco, 10 anni dal precedente
Sento puzza di polipropilene.

Sulla carta un cosiddetto “supergruppo” è un fenomeno stupendo, una manna dal cielo: alcuni dei più grandi musicisti che si riuniscono per fondere la propria esperienza, creatività e fantasia in un’unica entità. Ma la realtà è che l’effettiva riuscita di questi fenomeni è un evento più unico che raro, uno di questi sono i Bloodbath per esempio.

Ok, supergruppo, ma composto da chi?
La sezione ritmica è formata da:
Al basso tale Shane Embury, che evidentemente non ne ha mai abbastanza e se ne esce con un disco di un progetto diverso ogni 3 mesi ormai.
Alla batteria Tony Laureano, uno che ha suonato in uno dei dischi più belli dei primi anni 2000, cioè “In Their Darkened Shrines” dei Nile, ma negli ultimi 18 anni ha girato in lungo e in largo il panorama estremo.
Al Growl troviamo Marc Grewe, che i death-metallres più incalliti ricorderanno per essere stato lo storico cantante dei tedeschi Morgoth, quelli di “Resurrection Absurd”, “The Eternal Fall” e “Cursed”.
Terje Andersen invece è il chitarrista dei norvegesi Susperia. Un gruppo con 20 anni di dischi sostanzialmente ignorati dai più.
La chitarra principale è di Silenoz, fondatore dei Dimmu Borgir. Se vogliamo essere puntigliosi, gli Insidious Disease sarebbero un progetto parallelo proprio di Silenoz, sempre più annoiato da un borioso Black Metal con le tastiere, che però gli dà, inspiegabilmente, da vivere.

Come dicevo qualche riga fa, è quantomeno buona cosa diffidare di queste operazioni, che io sono comunque restio a condannare: un po’ perchè è comunque arte e voglia di esprimersi con qualcosa di diverso dal suo solito, cosa che considero onorevole, un po’ perchè è comunque death metal suonato e composto da alcuni dei miei eroi quindi almeno una possibilità cerco sempre di darla.
Però è vero anche che in questo disco di sente poco quel piacevole profumo di morte e putrefazione, rispetto al tanfo soffocante di plastica e gomma.
Perchè in realtà quando si ascolta questo “After Death” la prima volta non si percepisce una brutta sensazione, anzi se uno lo ascolta abbastanza distrattamente può sembrare un bel disco. Però poi, quando si supera l’ostacolo delle odiose produzioni piatte e tutte uguali della Nuclear Blast, si riesce a intravedere la sostanza, quella poca che c’è. Poca, veramente poca, praticamente intangibile sostanza musicale. Per carità, non mi sentirei di dire che sono canzoni brutte, mal suonate, mal registrate, ma sono canzoni che sanno di poco, che suonano tutte uguali, tutte senz’anima, però incorniciate dall’ennesima bellissima copertina di Dan Seagrave.
Sarebbe proprio sbagliato dare un’insufficienza a “After Death”, ma nulla di più, è un disco assolutamente trascurabile e con poco senso di esistere.
Recensione a cura di Carlo Masoni

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 27 nov 2020 alle 15:22

I Susperia sono ignorati da 20 anni perchè - non entrando nelle rotazioni dei principali fornitori di musica streaming- la gente ha il culo troppo pesante per ricercare buona musica.

Inserito il 27 nov 2020 alle 13:57

il motivo per cui la NB si ostini in queste produzioni finte e piatte meriterebbe la messa in onda di una puntata di "Ulisse"

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