Chiedi chi erano i
Pink Floyd, parafrasando un famoso brano degli
Stadio.
C’è da dire che la band inglese è un monumento che ha scolpito il proprio nome nella stele della musica con la M maiuscola; uno dei pochi gruppi che è riuscito a influenzare numerosi musicisti provenienti da generi e dimensioni musicali diverse e agli antipodi ma tutti con una particolare predilezione per la formazione britannica.
Ora un vuoto è colmato con la riedizione in formato
Blu Ray e
Dvd del mitico concerto tenuto al
Nassau Coliseum di Long Island nello stato di New York nel 1988; un evento di portata storica per certi versi perché aveva riportato dal vivo il gruppo dopo un’accesa battaglia legale contro l’ex leader
Roger Waters, battaglia vinta e che ha generato l’album “
A Momentary Lapse Of Reason” del 1987.
Questo concerto è difatti il film al tour del summenzionato album, del quale pure noi abbiamo potuto godere col mitico concerto gratuito di Venezia; il terzetto rimasto è carico e si vede e si porta sul palco ben cinque musicisti aggiuntivi e tre coriste a dare sostanza.
I brani dell’ultima fatica come la strumentale “
Signs of life”, “
Learning to fly”, la drammatica “
Sorrow” (dal riff iniziale doom) o la malinconica “
On the turning away” sono gradevoli e ben incastrate nella setlist.
Certo qualcuno potrebbe dire che
David Gilmour non avrà mai il carisma battagliero dell’ex dispotico bassista, ma quando fa letteralmente volare le dita sulla sua
Fender, le distanze si accorciano; quei riff e assoli sono magia pura e ti fanno letteralmente annodare lo stomaco.
I tre non hanno il physique dù role del musicista rock, anzi sembrano degli impiegati alle prese col più divertente passatempo, nessuno penserebbe che hanno scritto brani immortali come “
Shine on you crazy diamond”, “
Time” o “
Wish you where here”.
La cosa che balza all’occhio è l’aspetto visivo legato ai numerosi effetti, tra pupazzoni, esplosioni, luci laser e chi più ne ha, più ne metta, perché questo aspetto è sempre stato una costante fin dai tempi del compianto
Syd Barrett.
Il suono è potente, pulito e distinguibile in ogni suo aspetto, così come l’immagine; il restauro fatto sui nastri originali è chiaro e non compresso, l’unica critica è che il pubblico è impercettibile, non si sente, avrei gradito che fossero riusciti a colmare questa lacuna.
Detto ciò, un grande concerto; un documento che deve essere conservato, goduto a ascoltato, cari amanti della buona musica, mano al portafogli e fatelo vostro.