Sogno e poesia.

Due parole che difficilmente accosteremmo al black metal.
Eppure, durante l'ascolto di "Apotheosis", terzo album in studio per i finnici Aethyrick, mi sono spesso venute in mente.
In occasione dell'album precedente avevo sottolineato come la musica del misterioso duo fosse molto diversa dalla "classica" proposta nera finlandese, sempre affidabile e dai connotati sicuri, puntando, piuttosto, in direzione di un suono arioso molto personale.
Il nuovo album amplifica, e sublima, quanto appena detto.
"Apotheosis" vive di una duplice anima: il gelo ed il costante soffiare del vento che ci trasportano immediatamente nell'emisfero nord del nostro pianeta da un lato, le melodie evocative, quasi soffici, che, invece, vengono dipinte con colori caldi ed avvolgenti dall'altro.
Una dicotomia solo apparente e di superficie poiché, nel profondo, questo è un lavoro perfettamente coeso in ogni sua parte essendo in grado, in maniera magistrale, di far convivere in un unico, costante, fluire di note la magia degli opposti che si intrecciano e si esaltano a vicenda senza essere forzati ne in un senso, ne in quell'altro.
Gli Aethyrick scrivono musica ricca di sentimento, fortemente evocativa, immersa nei ghiacci, illuminata da sublimi melodie e da un non troppo sopito spirito epico che denota un forte senso di appartenenza alla propria terra ed un profondo amore verso madre Natura, un amore sottolineato dalle inflessioni folk e dal sapore "post" di alcune soluzioni che completano il quadro espressivo di un album ricco di orgoglio e di atmosfere malinconiche e struggenti in grado, in più di una occasione, di far scorrere brividi di piacere lungo la schiena riconciliandoci con il concetto stesso di grande musica.
Perché, in realtà, "Apotheosis" è grande musica.
Non quella fatta di cartone e fatta per il facile consumo, ma espressione dell'estro di musicisti che, come ogni grande artista, riescono a commuovere con pochi, semplici, ingredienti, ricordando a tutti quanti che, forse, solo il bello può davvero salvare un mondo altrimenti destinato allo sfascio totale.
Per quanto possa avere valore la mia opinione, questo è un album da tenere stretti al proprio petto e con il quale dimenticare la realtà, orribile, intorno a noi.

Proprio come in un sogno o tra le metafore di una splendida poesia.