La cinese
Awakening Records continua imperterrita la sua ricerca nell’underground più putrido con l’intento di scovare giovani e meno fortunate band da portare alla ribalta. Questa volta ci propone di nuovo una band cilena, i
Mayhemic. Evidentemente ripone molta fiducia nel sottobosco sud americano, visto che già in passato aveva tirato fuori dalla melma altre band di quelle latitudini, e per quanto mi riguarda non riesco a dar loro torto, in quanto fin’ora c’hanno visto lungo…
Anche in questo caso, infatti, ci troviamo di fronte ad un gruppo rimasto fermo, stilisticamente, al 1985, più precisamente a quanto proposto dai Violent Force e dai primissimi Kreator in particolare, ma anche dagli Onslaught degli albori, dai primi lavori dei Sodom e più in generale da tutto quel filone più grezzo e sanguigno del thrash metal.
A differenza, però, di altri epigoni, questa volta si può apprezzare solo e soltanto la ferocia di esecuzione e l’attitudine del quartetto di Santiago, in quanto la loro proposta risulta essere davvero troppo derivativa. Questo significa che nonostante l’EP, originariamente pubblicato in autonomia dalla band stessa e poi ristampato dalla label cinese lo scorso 2020, sia assolutamente degno dell’attenzione dei thrasher più sfegatati, per onestà intellettuale non posso di certo paragonarlo ad altre band messe sotto contratto dalla
Awakening Records e già qui recensite, come ad esempio gli Hellion, i Parkcrest o gli Amorphia, decisamente più maturi dal punto di vista compositivo.
Ripeto, ne apprezzo la completa dedizione al genere, apprezzo perfino i brani stessi, che sono di una ferocia inaudita, ma questo EP, peraltro troppo breve per poter esprimere un giudizio più completo sulla band, posso prenderlo solo ed esclusivamente come un punto di partenza per i
Mayhemic, sicuramente più che sufficiente, ma non posso far altro che restare in attesa delle loro prossime mosse e della pubblicazione del full length di esordio, per verificare che tutti gli spunti presenti in “
Mortuary feast of skeletons” siano sviluppati nel migliore dei modi.
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