Pur formatosi nel lontano 1999, i deathmetallers cileni
Saviour fra alti e bassi dovuti a pause e a ripetuti cambi di formazione, giungono solo ora a pubblicare tramite
Australis Records il loro disco di debutto dal titolo
“Memories of a Spirit Sentence”.
Il death metal dei
Saviour è legato a doppio filo con la produzione della Florida dei primi anni 90, anche per chi possiede una prima infarinatura del metallo morto sarà facile riconoscere nei trentasette minuti di durata di
“Memories of a Spirit Sentence” i rimandi ai primi
Death ma soprattutto al “periodo aureo” dei
Massacre di
Rick Rozz e
Kam Lee.
Non sono però tutte rose e fiori, in più di una occasione si ha la sensazione che qualche passaggio sia fin troppo forzato e ingenuo o rasenti i limiti della clonazione delle band sopra citate, ma è altrettanto vero che una manciata di pezzi risultano più strutturati e fluidi probabilmente perché frutto di un songwriting più recente
.
Penso ad esempio a
“Saviour devourer” (efficace nei suoi cambi di tempo, sostenuta energicamente da un buon affiatamento della sessione ritmica), “
Sorceress of malediction”, la titletrack e la conclusiva
“Supreme domains” che risultano potenti e…100% death metal.
“Memories of a Spirit Sentence” non sarà il disco dell’anno, ma nel suo esser così sfacciatamente retrò risulterà esser godibile per chi ama perdersi nel tempo ce fu.
Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?
Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?