Esordio breve per gli
Aguzzi, nuova band (ovviamente) di
Max Aguzzi, ai più noto come padre fondatore dei
Dragonhammer.
La nuova band è completamente diversa nell'approccio, un hand'n'heavy molto sporco e '
southern', che si presenta in questo EP con 4 tracce, più una cover 'appesantita' della sempre bellissima
House of the Rising Sun.
Beh, cosa dire? Max sa il fatto suo, anche se questo disco è fatto di sangue sudore e lacrime, e non c'è ricerca della perfezione nell'esecuzione; credo sia una scelta voluta, laddove le note non cercano l'intonazione a tutti i costi e anche gli arrangiamenti suonano sanguigni, quasi improvvisati. La band alle spalle di Max spinge, e bene, soprattutto nei momenti più convincenti come la title track o una bella
Broken Light, che puzza di garage e tipi loschi. Di certo, però, è anche da testimoniare una superficiale attenzione alla cura dei dettagli, che spesso fanno suonare questo EP come un buon demo, più che come una produzione fatta e finita. Le idee sono abbastanza canoniche, e la loro applicazione pratica può piacere o meno, ma non sento quel guizzo in più...
Pazienza. Il tempo è galantuomo, sono proprio curioso di vedere come si muoverà questa nuova band nel prossimo futuro.
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