C’è voluta una pandemia globale per rimettere insieme i
Liquid Tension Experiment, forse uno dei più celebri “super-gruppi” progressive metal (o qualcosa di simile) di fine millennio.
Accolti all’epoca dalla (defunta?)
Magna Carta Records in un momento non proprio “magico” per i Dream Theater - quello successivo alla pubblicazione di
“Falling Into Infinity” per intenderci - la formazione strumentale composta da
Mike Portnoy, John Petrucci, Jordan Rudess e
Tony Levin fu l’unica ad avere un seguito degno di questo nome, a differenza dei colleghi Platypus di
Derek Sherinian e
John Myung (chi se li ricorda?). Ma poi
Rudess entrò stabilmente nei Dream Theater per sostituire
Sherinian e tutto venne archiviato… fino a oggi.
Chiariamo subito, l’effetto “nostalgia” pesa come un macigno su
“LTE3”, che sintetizza a dovere quanto di buono – e di meno buono – fatto dal quartetto tra il 1998 e il 1999. Il
machismo strumentale regna sovrano nell’introduttiva
“Hypersonic”, che insieme a
“Chris & Kevin’s Amazing Odyssey” credo che rappresenti perfettamente lo spirito dei primi due album del combo.
“Beating The Odds”, che ha qualcosa dei Rush, è il brano più convincente del lotto (peccato per il fade-out finale), e anticipa la più sperimentale e soffusa
“Liquid Evolution”.
Se
“The Passage Of Time” sembra provenire dalle session di
“Train Of Thought”, “Shades Of Blue” - per quanto non essenziale - rievoca il sottovalutato
“An Evening With John Petrucci & Jordan Rudess”.
“Key To The Imagination” è “troppo” da tutti i punti di vista, dalla durata al “numero di note”, mentre ancora non riesco a espormi sull’arrangiamento al fulmicotone della
“Rapsodia In Blu” di George Gershwin (mi ci vorrà molto tempo per metabolizzarlo).
Tutto suona un po’ datato, è vero, ma qui lo dico e qui lo nego: continuo a pensare che il disegno sia più ampio e siano ormai maturi i tempi per una reunion clamorosa dei Dream Theater in grado di mettere sullo stesso palco davvero tutti, da
Charlie Dominici a
Kevin Moore, passando per
Derek Sherinian e, ovviamente,
Mike Portnoy.
Who knows?
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