Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2021
Durata:78 min.
Etichetta: Hellbones Records - Mister Folk

Tracklist

  1. REAPER (BALDR'S DREAMS)
  2. HERMÒÐR
  3. THE PREY
  4. AFTER THE END

Line up

  • Drakhen: all instruments, vocals
  • Draugr: guitar
  • Kvasir: bass
  • Jotunn: drum
  • Hel-Blar: guitar

Voto medio utenti

Il sottoscritto ha scoperto il penultimo lavoro dei Bloodshed Walhalla con un discreto ritardo. Durante il primo lockdown totale ordinai nello store di Mister Folk lo sfavillante esordio sulla lunga distanza dei Draugr, l’ottimo “Di Eroica Stirpe” (e se vi piace il Pagan Metal e il Black Metal più epico è un album da avere!) e chiesi al buon Fabrizio Giosuè un consiglio su un altro disco e lui mi disse :“Beh, ‘Ragnarok’ dei Bloodsheed Walhalla è un vero capolavoro”. Posso dire oggi che aveva assolutamente ragione.
Di lì dopo l’esaltazione di aver scoperto quella one man band Viking Metal da Matera, ho esplorato l’opera precedente per entrare meglio nel mondo sonoro di Drakhen.

Ed eccoci qui a parlare dell’ultima fatica di questo discepolo di Quorthon che da tribute band dei Bathory ne ha fatta di strada! Ok, “The Second Chapter” non raggiungerà le vette evocative raggiunte con il precedente lavoro in studio (ma dopotutto era anche molto difficile farlo…) ma Drakhen è riuscito a sfornare un altro album di Viking Metal che molte band più blasonate potrebbero solo sognare di fare.
Vero, si gioca sul sicuro con uno stile molto simile a quello dell’ottimo “Ragnarok”: troviamo quindi le tastiere pompose e trionfanti che sorreggono queste marce baldanzose e solenni, i cori epici e magniloquenti, quel riffing quadrato e possente e un telaio ritmico essenziale ma efficace.
Qui la traccia più lunga, Reaper, è stata messa direttamente in apertura, mentre le altre tre canzoni hanno tutte una durata molto impegnativa, seppur non arrivino a toccare i ventotto minuti della mastodontica opener.
Un lavoro molto ambizioso, nel quale comunque si avvertono delle piccole differenza che se ben sviluppate in futuro potranno germogliare in un qualcosa di ancora più epico e "primordiale": le chitarre rispetto al passato sono leggermente depotenziate in favore delle trame tastieristiche e folkloristiche, le tastiere si prendono ancora più spazio con orchestrazioni che nei momenti più dirompenti sembrano provenire da un kolossal cinematografico, i cori sono più armoniosi, lo scream in certe parti è quasi gracchiante, i virtuosismi sono al bando e le strutture delle canzoni sono più articolate rispetto all’illustre predecessore.

Immagine


Tutte cose queste che dimostrano come i Bloodshed Walhalla non abbiano solo cercato di ricalcare la scia di quanto fatto in passato, con atmosfere che nei momenti sanno fomentare piuttosto che incantare, grazie alle parti semi acustiche, a tutto il folklore musicale datoci in pasto e agli onnipresenti cori: il canto corale qui presente dopo ripetuti ascolti risulta essere la cosa più riuscita di “The Second Chapter” con melodie trascinanti e ancestrali che danno quel "qualcosa in più" rispetto ai tantissimi emuli dei Bathory.

A volte ci si incarta in questa ambizione, ma non c’è dubbio che al netto di (pochi) passaggi a vuoto, di alcune melodie stucchevoli e di alcune parti meno riuscite di altre, “Hermòðr” risulta un gioiello del genere che con la mente ci fa volare indietro nei secoli, il singolo “The Prey” può rimandare agli Immortal più epici e glaciali, mentre l’aria primordiale della conclusiva “After The End” seppur sia piacevole, avrebbe beneficiato di una sforbiciata al minutaggio.
Poi una bellissima copertina (ditemi se un artwork così non merita il vinile!) ed una produzione di livello che enfatizza tutto l’impasto sonoro sono altri punti positivi di questo interessante lavoro.
Non tutto è a fuoco, ma l’ambizione, i vertici toccati dalla prima metà di questo lavoro e i piccoli passi in avanti vanno premiati: un lavoro questo di transizione per un futuro che risulta essere ignoto.

Hail Bloodshed Walhalla, ancora una volta siete riusciti a colmare il vuoto lasciato da Bathory e Falkenbach!

Recensione a cura di Seba Dall

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?
Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.