Primo Ep ufficiale per i Necrotorture, band brindisina, dopo un paio di demos autoprodotti. Questo “Blood Feast” rappresenta un perfetto esempio di brutal/grindgore capace in sei sole tracce di racchiudere tutti i cliché del genere, nel bene come nel male. Quindi l’iniziale “Anal Torture” si apre con un terrificante sample tratto da qualche film horror, prima dell’attacco ferale della band, che si giova alle vocals di Alex degli Hour Of Penance e, soprattutto, di Antonio alla batteria, giustamente chiamato “o’ fenomeno” e già visto all’opera con i grandissimi Undertakers.
L’immaginario lirico della band è quindi fatto di squartamenti, frattaglie, devianze sessuali, splattererama vario e tematiche gore.
Dal punto di vista musicale sono ben amalgamate le componenti brutal e grind, anche se dobbiamo dire che la band ha una proposta molto veloce, forse qualche grooves e qualche rallentamento in più non le farebbero male.
Nel disco è presente anche una cover di “Scum” dei Napalm Death, per ribadire che in fondo la band è legata ai capisaldi del genere, anche se forse sarebbe stata più appropriata una cover dei Carcass o degli Impetigo.
16 minuti è la durata totale del platter, e ad onor del vero ci bastano per capire le potenzialità di questa band, il cui suono seppure totalmente devoto alla scena americana, mantiene un certo non so che di italico. Magari un giorno li vedremo al Milwaukee Metal Fest o all’Ohio Death Fest. Discreti.
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